Resta ancora al palo l’Ospedale di Locri. Tra tagli e continui ridimensionamenti, arrivano ancora beffe. A nulla sono servite le promesse, sfociate in un confronto rovente, fatte davanti ai sindaci della Locride e al vescovo Oliva del neo Direttore Generale, già Commissario dell’Asp, Giacomino Brancati di lavorare per migliorare l’organico nei reparti strategici e di aumentare l’efficenza dei servizi. Ad oggi, poco sembra essere cambiato e niente in meglio. Il reparto di Radiologia vive una situazione gravissima, servono medici e servono subito. Non è certo più rosea la situazione negli altri dipartimenti.
All’ospedale di Locri l’emergenza è da anni all’ordine del giorno. Le gravi e croniche carenze di personale medico, infermieristico e ausiliario, infatti, stanno diventando col passare dei giorni ostacoli insormontabili per assicurare al cittadino un’assistenza sanitaria minima e dignitosa. La sanità, qui, è al limite del collasso e una cosa è certa: occorre un piano serio e risolutivo. Cosa c’è sotto? c’è un disegno contro l’ospedale di Locri? interrogativi comprensibili che si pongono in molti davanti a tale scempio.
Come se non bastasse, ancora una volta ci troviamo costretti a registrare l’ennesima beffa propinata agli utenti del comprensorio. Provvedimenti, intanto, arrivano per l’ospedale di Polistena. A Locri tutto tace. E’ arrivata, infatti, una delibera con la quale si predispone l’arrivo di nuovo personale al Santa Maria degli Ungheresi e al nosocomio di Melito Porto Salvo.
L’ASP di Reggio Calabria si prepara ad assumere personale Medico e Tecnico a tempo indeterminato per rafforzare l’organico dei due reparti di Radiologia.
Nessuna assunzione, invece, a Locri che resta a bocca asciutta nonostante le assunzioni si attendano dal maggio 2016. L’ennesimo piattino di mala sanità è servito a dovere.
Continua....





ALESSANDRA BEVILACQUA |redazione@telemia.it