Lo scorso 13 luglio 2024, un devastante incendio ha colpito l’impianto Poly2Oil di Palmi, dedicato alla raccolta differenziata di rifiuti e imballaggi, generando una nube di fumo che si è estesa per giorni sulla Piana di Gioia Tauro, interessando un’area di circa cinquemila metri quadri. Oggi, il Governo, sulla base delle analisi fornite dall’Arpa Calabria, ha dichiarato concluso il caso, rassicurando i cittadini: «Non è stato evidenziato un apprezzabile aumento dei parametri relativi a sostanze nocive, escludendo, pertanto, possibili rischi per la popolazione».
Continua....
La risposta del Governo
La sottosegretaria al Ministero dell’Interno, Wanda Ferro, è intervenuta in Parlamento in risposta a un’interrogazione del deputato della Lega Domenico Furgiuele. Il parlamentare aveva chiesto chiarimenti sulle misure adottate per fronteggiare l’emergenza e per prevenire futuri disastri ambientali. La sottosegretaria ha chiarito che i rilievi effettuati da Arpa Calabria non hanno evidenziato significativi rischi per la salute pubblica e ha sottolineato il pronto intervento delle autorità locali per la gestione dell’incendio.
L’intervento delle autorità locali
In seguito allo scoppio dell’incendio, il sindaco di Palmi, in collaborazione con la Prefettura, ha attivato tempestivamente la protezione civile locale, coordinandosi con il comandante della polizia municipale per monitorare le operazioni sul luogo. Secondo quanto riferito dalla sottosegretaria Ferro, il primo cittadino si è recato personalmente sul posto per seguire le attività di soccorso in sinergia con le squadre operative.
Per informare la popolazione, il Comune ha diffuso tre comunicati ufficiali e sei post pubblicati sulla pagina istituzionale di Facebook, raccomandando una serie di precauzioni per evitare l’esposizione ai fumi tossici:
- Limitare i movimenti.
- Indossare mascherine protettive.
- Evitare l’area interessata dall’incendio per non ostacolare le operazioni di soccorso.
- Chiudere porte e finestre delle abitazioni.
- Lavare accuratamente frutta e verdura raccolte nelle aree colpite.
Inoltre, è stata utilizzata l’applicazione Librarisk per veicolare le comunicazioni della protezione civile locale.
Le preoccupazioni per l’ambiente
L’incidente aveva sollevato molteplici interrogativi sulla possibile compromissione ambientale e sulla gestione degli eventi calamitosi. Il deputato Furgiuele aveva chiesto al Governo quali misure fossero state adottate per garantire la tutela della salute pubblica e contenere i danni ambientali, auspicando un rafforzamento delle normative e delle procedure di intervento.
Le conclusioni dell’Arpa Calabria
Le indagini condotte dall’Arpa Calabria hanno escluso incrementi significativi di sostanze nocive nei parametri analizzati, placando le preoccupazioni legate alla salute pubblica. Tuttavia, l’incendio ha evidenziato l’importanza di misure preventive più stringenti e di una maggiore preparazione per affrontare emergenze di questa portata.
Un richiamo alla prevenzione
Nonostante l’assenza di rischi rilevati per la popolazione, l’incidente Poly2Oil ha sottolineato la necessità di interventi strutturali per la prevenzione di futuri disastri. La tempestività della protezione civile e delle autorità locali ha evitato conseguenze peggiori, ma rimane urgente una riflessione sul rafforzamento delle misure di controllo e sicurezza negli impianti sensibili.
Con la chiusura del caso, il Governo pone fine all’emergenza, ma lascia aperta la discussione sulla necessità di migliorare la gestione delle crisi ambientali e la tutela del territorio, per garantire maggiore sicurezza e serenità alla popolazione.