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21 Gen 2025, Mar

Pd: Saladino, partito si è allontanato dagli ultimi

“Questo Pd, ci sta stretto. Il Pd, il più grande partito democratico europeo, si è allontanato dagli ultimi, dai bisogni, dai disagi, dai territori. Un segnale chiarissimo dalle piazze alle agorà, dal rapporto stretto con il Popolo alla solita e stantia elite, determinando, in me e in tanti democratici una forte demotivazione”. Lo afferma in una nota, Maria Saladino, componente dell’assemblea nazionale del Pd e già candidata alla segreteria nazionale del partito nel 2018. “La risposta a questo tentativo – prosegue – sta anche nella risposta della costituita nuova maggioranza in senato sul Ddl Zan, ricollocandoci nel medioevo sociale. Per mantenere l’unità di questo campo immaginario, che vedrebbe protagonista un nuovo centro di Renzi, Calenda, Toti, con una immaginata Opa su Forza Italia, il Pd, quasi in queste settimane, accettava di assistere all’indebolimento del soggetto politico degli ultimi 40 anni, il Movimento 5S, a volte, solitario protagonista di autentiche rivoluzioni a favore del cambiamento in Parlamento e nelle Istituzioni. Noi non ci stiamo. Il progetto a cui ho partecipato e a cui ho dato i miei primi miglior anni spendendomi per il verbo democratico, è oggi a rischio devianza politica, verso ibride alleanze condivise da quella Lega che insieme a Renzi e Berlusconi, presto potrebbe approdare al Partito Popolare Europeo, regalando legittimi contributi a difesa della stretta cerchia, che definisco rosa magica che fa sponda al giglio magico. Il Pd attuale, doveva intanto impegnarsi per risolvere l’enigma bloccante di un Partito, in cui parte dei parlamentari eletti oggi rappresentano altre forze politiche. Questo ha di fatto generato ieri la caduta del governo Pd 5S e Leu, e negli ultimi giorni la tagliola per fermare una legge di civiltà che accompagni le persone alla convivenza civile, allontanandoci dall’Europa e allineandoci, di fatto, all’Ungheria. Ho predicato invano, nella fase congressuale del 2018, il ritorno al protagonismo delle piazze e dei territori, incontrando bisogni, incrociando occhi e lacrime, stringendo mani in cerca di riferimenti, quelle dei tanti lavoratori delusi. Da mesi, per scelta, sono rimasta in silenzio, assistendo delusa a questa fase di politica deviata, che, viene giustificato, con l’ultimo risultato amministrativo di strettissima prevalenza, su un campione di molto meno della metà degli italiani, nascondendo di fatto il fallimento verso il popolo degli astenuti dal diritto al voto. Sono delusa perché per definire la linea politica dei prossimi anni, le alleanze, il ruolo nella prossima elezione del capo dello stato, la discussione e il confronto non la fa una élite, ma le piazze ed i circoli. Il Pd non può essere Élite, per radici e ragioni. Le Piazze, hanno chiesto voce per discutere, tra gli altri, di temi quali come il blocco della vendita di armi e riconversione delle fabbriche in ospedali e centri di ricerca; delle variazioni della spesa pubblica per missioni spaziali e acquisto di armi a favore del Green New Deal per la tutela ambientale e la qualità della vita sul nostro Pianeta; degli interventi a favore degli ultimi a sostegno delle differenze e delle sofferenze, della solidarietà umana e sociale; dell’occupazione giovanile, non pennacchio elettorale ma reale risoluzione del dramma di tanti, troppi, Giovani disoccupati. L’élite in questo PD – conclude Maria Saladino – prevale e si allontana dalle Piazze dove aveva radici”.

Continua....


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