Presentato il libro Piana Partigiana di Don Antonio Lamanna: un viaggio tra le storie dei partigiani della Piana di Gioia Tauro e il valore attuale della Resistenza.
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In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, l’ANPI di Polistena, intitolata a Teresa Talotta Gullace, vittima dell’orrore nazifascista, ha organizzato una serie di iniziative per valorizzare e diffondere la cultura antifascista.
Tra gli eventi più significativi, la presentazione del libro Piana Partigiana di Don Antonio Lamanna, che si è svolta presso il Parco della Liberazione in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Il volume ripercorre la vita del partigiano Biaggio Cristofaro e propone un primo elenco di partigiani originari della Piana di Gioia Tauro, testimoniando il contributo importante dato anche dal Sud – già liberato – alla lotta partigiana.
Durante l’incontro sono intervenuti Francesco Mammola dell’ANPI di Polistena, Michele Pietraroia dell’ANPI Comitato di Garanzia Nazionale, Don Pino De Masi, parroco del Duomo di Polistena, e il sindaco Michele Tripodi, che hanno sottolineato il valore della memoria e l’importanza di celebrare il 25 aprile come festa di tutti gli italiani.
Don Antonio Lamanna ha raccontato come è nato il suo lavoro:
“Tutto è iniziato da un documento in cui Biaggio Cristofaro, con un linguaggio colto, affermava di essere stato un cittadino onesto e di aver combattuto nelle Marche, in particolare a Fabriano, contro il fascismo. Da lì ho ricostruito la sua storia, dalla giovinezza trascorsa nei seminari di Mileto e Catanzaro fino alla decisione di unirsi alla Resistenza dopo l’8 settembre. Inoltre, grazie all’Archivio di Stato Centrale, ho recuperato le schede di molti partigiani della Piana, anche se il lavoro resta in aggiornamento continuo.”
Durante gli interventi è emerso quanto sia fondamentale raccontare alle nuove generazioni il valore della libertà e della democrazia, valori che sono alla base della Costituzione italiana, nata proprio dall’esperienza della Resistenza.
“Oggi più che mai”, ha ribadito Michele Pietraroia, “dobbiamo contrastare ogni forma di rigurgito autoritario. Il 25 aprile deve essere sentito come festa nazionale di tutti, antifascisti e partigiani, che hanno lottato per la libertà del nostro Paese.”
La serata si è conclusa con un appello rivolto ai giovani: leggere e conoscere la Costituzione, comprendere il significato profondo dei principi democratici e ricordare chi ha lottato per garantirli, mantenendo viva la memoria storica come impegno civile quotidiano.