Mer. Ott 16th, 2024

Presunta malasanità, non sono bastati 6 anni per riuscire a chiudere il procedimento di primo grado. I fatti risalgono all’8 marzo 2018, quando la signora Sgarlata partorì una bambina

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È avviato verso la prescrizione il processo relativo a uno dei più gravi casi di presunta malasanità negli ospedali del Reggino, originato dalla denuncia della famiglia Rao di Palmi nel 2018. Nonostante le segnalazioni degli avvocati Pasquale Aquino e Mimma Sprizzi, il procedimento ha subito numerosi rinvii, impedendo l’avvio del dibattimento e portando alla probabile estinzione del caso per prescrizione, senza una sentenza sugli otto medici dell’ospedale di Polistena coinvolti.

La vicenda risale all’8 marzo 2018, quando Daniela Sgarlata ha partorito il suo quarto figlio. Dopo il cesareo, ha iniziato a soffrire di forti dolori addominali, e solo a settembre, dopo sette mesi di diagnosi errate, si è scoperto che nel suo addome erano state dimenticate delle garze. Questo ha portato Daniela a subire un secondo intervento per asportare parte dell’intestino infettato.

Gli avvocati hanno annunciato l’intenzione di perseguire la giustizia per la famiglia Rao, sottolineando l’importanza di riconoscere il dramma vissuto dalla signora Sgarlata, in un processo caratterizzato da lungaggini ingiustificabili. Nel frattempo, rimane aperto il procedimento civile per il risarcimento del danno.