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14 Mag 2025, Mer

Ponte sullo Stretto, Bonelli contro il progetto: “Nuova diffida al CIPESS, mancano verifiche tecniche e ambientali”

Il deputato AVS torna all’attacco: “Il progetto presenta gravi criticità. Il CIPESS non può approvarlo senza i pareri obbligatori. Sarebbe un atto politico, non tecnico”

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Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, ha annunciato di aver inviato una nuova diffida al CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile), chiedendo che non venga approvato il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

“Ho trasmesso una diffida formale affinché il Cipess non proceda con l’approvazione – ha dichiarato Bonelli – e avvii tutte le necessarie verifiche tecniche che, ad oggi, non risultano essere state effettuate. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici è stato esautorato e numerose criticità sismiche, ambientali e strutturali sono state ignorate”.

Secondo Bonelli, il progetto del ponte a campata unica di 3.300 metri, che prevede sia strada che ferrovia, non ha precedenti al mondo ed è privo di una valutazione tecnica da parte degli organismi statali preposti. “Accettare senza verifica le affermazioni della società proponente – aggiunge – espone il governo a una responsabilità politica e giuridica enorme”.

Il deputato evidenzia che molte delle prescrizioni imposte dal CIPE nel 2003 non sono state rispettate, come confermato dal parere della Commissione VIA del 13 novembre 2024. La relazione integrativa al progetto definitivo, sostiene, non dimostra la conformità al progetto preliminare, come richiesto dal Decreto-Legge 35/2023.

Un altro nodo irrisolto riguarda la procedura ambientale, ancora in corso: “L’attestazione IROPI approvata dal Governo – spiega Bonelli – non può sostituire la verifica sull’assenza di alternative, prevista dalla Direttiva Habitat. Per questo il MASE non ha ancora rilasciato il decreto di compatibilità ambientale”.

Particolarmente grave, secondo Bonelli, è la mancanza del parere obbligatorio del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, elemento indispensabile per opere di questa portata.

“Un’eventuale approvazione da parte del Cipess – conclude – sarebbe un atto puramente politico, privo di legittimità tecnica. Il rispetto delle norme non è un dettaglio: è il fondamento della legalità e della trasparenza”.