Si è svolto a Roma, a palazzo Chigi, l’incontro decisivo per il porto di Gioia Tauro sia per la salvaguardia dell’occupazione che perl’avvio di attività produttive diversificate di grande impatto economico nell’ambito portuale e retroportuale, passando dalla monofunzionalità a una molteplicità di funzioni connesse al sistema marittimo.
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Il Sottosegretario De Vincenti ha posto il tema Gioia Tauro come un tema di rilievo nazionale ed ha reso conto del lavoro tecnico svolto attraverso una serie di incontri svoltisi dal 6 luglio scorso.
Oliverio ha riassunto i termini della situazione, entrando nel merito dei singoli temi definiti nell’intesa richiamando la necessità di avviare velocemente la Zona Economica Speciale a Gioia dando seguito operativo al principio concordato con il premier Renzi nel Patto per la Calabria.
Il governatore della Calabria ha poi evidenziato l’importanza del bacino di carenaggio e del polo manutentivo, da realizzare subito nello scalo definendolo come un elemento fondante “di una nuova stagione di diversificazione dalla monofunzionalità del Porto”.
Il Ministro Delrio ha fatto il punto in merito agli investimenti comunicando che entro l’inizio del 2017 Gioia Tauro sarà collegata agli itinerari internazionali con una linea potenziata che consentirà di far transitare treni lunghi 750 metri e con la possibilità di caricare container marittimi su carri standard (cosiddetti “sagoma PC45”) e che dal 2018 sarà disponibile la sagoma per consentire di caricare sui carri ferroviari gli autotreni (“sagoma PC80”). Il titolare delle Infrastrutture ha quindi rassicurato sul cronoprogramma già definito per il bacino e che già considera tutti i tempi burocratici.
De Vincenti ha poi concluso riassumendo le proposte integrative e predisponendo subito la versione finale dell’accordo che è stato firmato dallo stesso sottosegretario, dal Ministro Delrio, dal viceministro Bellanova, dal sottosegretario Biondelli, dal Presidente Oliverio, dal Commissario per l’AP di Gioia tauro Agostinelli e dall’AD di Invitalia Arcuri.
Firmato inoltre un protocollo d’Intesa che condivide le indicazioni contenute nell’accordo prevedendo unaverifica periodica con le parti sociali, da parte dell’azienda e dei sindacati.