Il Tribunale di Locri si Pronuncerà a Settembre sulla Validità delle Intercettazioni nel Processo Contro 39 Imputati Accusati di Corruzione, Falso e Truffa
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A metà settembre, il Tribunale di Locri è chiamato a decidere sulla cruciale questione dell’utilizzabilità delle intercettazioni provenienti da un diverso procedimento penale nel processo che vede coinvolti 39 imputati. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di reati che spaziano dalla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, al falso in atto pubblico, dalla truffa aggravata al favoreggiamento personale e altri reati.
Le difese hanno sollevato nuovamente la questione davanti al Tribunale di piazza Fortugno, sostenendo che le intercettazioni non dovrebbero essere utilizzate poiché originano da un’inchiesta della Guardia di Finanza di Locri, poi confluita in un’indagine della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria. Quest’ultima ha stralciato la parte riguardante presunte false certificazioni mediche e truffe ai danni dell’Inps e dell’Inail, trasmettendo gli atti alla Procura di Locri.
Dopo aver ricevuto il materiale, la Procura di Locri ha emesso gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari per 44 indagati (ridotti poi a 39 per vari motivi), basando gran parte delle accuse proprio sulle intercettazioni. La decisione del giudice influenzerà l’evoluzione del processo, su cui sono puntati gli occhi di molti osservatori.