Unificazione dei tronconi processuali per il caso di Alessio Peluso, detenuto napoletano protagonista di sfide contro gli agenti penitenziari.
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Il Tribunale collegiale ha deciso di unificare il processo relativo alle presunte violenze subite da Alessio Peluso, un giovane detenuto napoletano, nelle carceri “San Pietro”. Peluso, noto per il suo comportamento ribelle e già trasferito d’urgenza da più istituti penitenziari, avrebbe subito “maniere forti” da parte degli agenti della Polizia penitenziaria, tanto da indurre gli inquirenti a ipotizzare anche il reato di tortura.
Il processo originariamente si articolava su due tronconi: il primo includeva già otto imputati, tra cui l’ex comandante della Polizia penitenziaria, Stefano La Cava, e cinque agenti, mentre il secondo troncone riguardava sei agenti prosciolti inizialmente, ma successivamente rinviati a giudizio dalla Corte d’Appello su ricorso della Procura. La decisione di unificare i procedimenti è stata ritenuta necessaria per garantire una gestione più efficiente e coerente del caso.