Credeva di poter agire nell’ombra, senza conseguenze, l’uomo che lo scorso 28 febbraio, dopo un diverbio con il titolare di un’attività commerciale, ha deciso di appiccare il fuoco all’auto del commerciante. Era quasi mezzanotte quando le fiamme hanno completamente distrutto il veicolo parcheggiato e causato danni anche a una palazzina vicina.
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L’allarme è scattato poco dopo e i Carabinieri della Stazione di Cataforio sono intervenuti tempestivamente. Fin dai primi rilievi è apparso chiaro che non si trattasse di un incidente: le tracce rilevate sul posto e la dinamica dell’accaduto hanno lasciato pochi dubbi sul fatto che l’incendio fosse di natura dolosa. Da lì, è partita un’intensa attività investigativa, condotta sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal procuratore facente funzione Giuseppe Lombardo.
Grazie all’analisi di diverse immagini estratte dai sistemi di videosorveglianza della zona e a una serie di riscontri incrociati, i militari sono riusciti a ricostruire i movimenti del sospettato e a identificarlo. Sulla base degli elementi raccolti, l’Autorità Giudiziaria ha emesso nei suoi confronti una misura cautelare, disponendo gli arresti domiciliari.
Il provvedimento è stato adottato nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, l’indagato è da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva.
L’operazione conferma l’impegno costante dell’Arma dei Carabinieri nel garantire la sicurezza della collettività e nel contrastare ogni forma di illegalità, anche quando si manifesta con episodi apparentemente isolati nei territori periferici.