La sicurezza stradale come indice di progresso e rinnovata cultura della viabilità, è stato questo il filo conduttore della giornata seminariale organizzata dall’Ordine degli Ingegneri, che si è tenuta presso la sala “Antonio Ranieri” di via Osanna.
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L’incontro è stato organizzato dall’Ordine reggino, presieduto da Francis Cirianni, in collaborazione con il Dipartimento Diceam dell’Università di Reggio Calabria, dal titolo Adeguamento di Strade Esistenti e Tecniche di Prevenzione del Rischio di Incidente, nell’ambito di un programma dal titolo Adeguamento di Strade Esistenti e Tecniche di Prevenzione del Rischio di Incidente, con l’Università Kore di Enna ed operatori sociali, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio, e del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
Di sicurezza stradale e prevenzione dei rischi, fra le altre cose, ha parlato il consigliere nazionale dell’Ordine degli Ingegneri Angelo Valsecchi. “Le infrastrutture viarie – ha detto – non devono mai andare in crisi e non devono andare in crisi in concomitanza di eventi sismici. In un territorio come è quello di Reggio Calabria la presenza di rischi sismici ha determinato una grande cultura e gli ingegneri reggini hanno le giuste competenze, ma l’aspetto importante è che nella progettazione si tenga conto del rischio sismico che in termini tecnici è un carico. E’ importante, ad esempio, che ogni comune possa essere raggiunto da due strade”.
“Gli ingegneri – ha proseguito Valsecchi – sono pronti a mettere a disposizione le proprie competenze agli enti pubblici. Migliorando la sinergia fra professioni ed enti pubblici aumenterà anche la sicurezza del cittadino. Un paese senza strade o con strade insicure è un problema”.
Un ritardo atavico del territorio calabrese è lo stato dei collegamenti viari. Anche su questo aspetto Angelo Valecchi ha voluto dare la sua lettura. “La riduzione dei finanziamenti alle amministrazioni pubbliche – ha commentato – ha provocato un decremento del livello di manutenzione delle strade. Questo decremento è sotto gli occhi di tutti. Oggi per avere strade sicure occorre controllare la velocità, dobbiamo imporrela al conducente. Un buon progetto stradale oggi deve prevedere un’alternanza di rettilinei e curve dove la velocità non può raggiungere quei limiti estremi che potrebbero essere un pericolo per i conducenti ma soprattutto per tutti gli altri utenti della strada”.
Il senso del progetto sulla sicurezza stradale, sposato dall’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria, è stato spiegato da Giovanni Leonardi, professore dell’Università di Reggio Calabria. “Questo progetto – ha affermato Leonardi – ha come obiettivo la diffusione della cultura della sicurezza stradale. Il progetto si chiama Scegli la tua strada e vede coinvolti diversi partner. Si muove con diversi obiettivi: la diffusione della cultura della sicurezza stradale nelle scuole, l’organizzazione di giornate di studio, con la collaborazione degli ordini professionali, e anche un aspetto scientifico e di ricerca che coinvolge le Università di Reggio Calabria e di Enna che hanno bandito delle borse di studio”.
Per Francis Cirianni, presidente dell’Ordine degli Ingegneri reggini, infine: “La sicurezza stradale è una priorità e coinvolge gli ingegneri che devono lavorare per rendere sicure le infrastrutture viarie per tutti coloro che le utilizzano. Da quanto noi vediamo sulla tristemente nota sulla Statale 106, ma anche sulla viabilità urbana, la situazione nella nostra provincia è molto disomogenea. Non ci possiamo permettere più gli alti costi in vite umane che hanno contrassegnato questi anni. Noi abbiamo dei comuni virtuosi che hanno messo in piedi dei progetti sulla sicurezza stradale e hanno aderito ai piani di sicurezza stradale, penso ad esempio ai comuni di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, ma si sente ancora forte l’esigenza che venga messa in atto un’attività continua di aggiornamento a difesa di quelle che sono le utenze deboli”.
Al seminario, infine, hanno portato i propri contributi scientifici anche: il professore Nicola Moraci, Direttore Diceam – Università Mediterranea di Reggio Calabria; il professore Corrado Rindone, Università Mediterranea di Reggio Calabria; il professore Antonino Vitetta, Università di Reggio Calabria; l’ingegnere Giuseppe Delfino; l’ingegnere Alberto Andreon, Ministero dei Trasporti. Dipartimento sicurezza e l’ingegnere Domenica Catalfamo, Dirigente Città Metropolitana di Reggio Calabria.