Il sindaco Scarcella: «Un’opportunità per tutta la Calabria». Mostre, eventi e iniziative per un museo al servizio della comunità.
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Il Museo Archeologico Metauros di Gioia Tauro ha riaperto al pubblico con una nuova veste, all’interno del settecentesco Palazzo Baldari. Alla conferenza stampa, il sindaco Simona Scarcella ha dichiarato che la riapertura rappresenta «un’occasione non solo per il territorio, ma per tutta la Calabria», sottolineando l’importanza di valorizzare il patrimonio storico locale attraverso le competenze del personale museale.
Il museo, inaugurato come civico nel 2012 e divenuto statale nel 2014, offre un percorso rinnovato che narra la storia millenaria di Metauros, da emporio greco a stazione romana, fino a centro medievale. Gli spazi espositivi, arricchiti da reperti archeologici di grande valore come terrecotte architettoniche, anfore e vasellame, permettono ai visitatori di immergersi nelle radici storiche della città.
Alla conferenza, Simona Bruni, direttrice del museo, ha annunciato un fitto programma di eventi pensati per tutti i pubblici, dalle famiglie agli studenti. Filippo Demma, direttore regionale musei Calabria, ha sottolineato l’importanza di avviare un ciclo di attività educative e culturali per far vivere il museo oltre la sua funzione espositiva.
L’inaugurazione ha visto anche la partecipazione di artisti come Immacolata Melito, che ha presentato l’installazione “Arkè”, e Luca Sivelli e Claudia Giannulli, con una performance multimediale. La serata si è conclusa con il concerto live “Al the coordinator”, a cura del docente Vladimir Eduardo Costabile.