Traffico di rifiuti e smaltimenti illegali: sequestri anche in Calabria
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Un’operazione su vasta scala contro il traffico illecito di rifiuti ha portato all’arresto di nove persone e alla denuncia di altre 34. Coinvolte tre società di trattamento e recupero rifiuti con sedi a Giugliano (Napoli), Onano (Viterbo) e San Martino Valle Caudina (Avellino), oltre a tre capannoni industriali a Pulsano (Taranto) e Cassano allo Ionio (Cosenza), due terreni agricoli a Villapiana (Cosenza) e 25 automezzi tra rimorchi e motrici. Sequestrati anche un milione di euro ritenuto provento dell’attività illecita.
Le indagini hanno rivelato un sofisticato sistema di falsificazione nella gestione dei rifiuti: i materiali venivano corredati di documentazione falsa e inviati verso siti inesistenti. La Campania era la principale area di provenienza dei rifiuti, mentre la Puglia rappresentava la destinazione finale, dove venivano abbandonati o bruciati, spesso in aree di pregio naturalistico.
Tra i destinatari delle misure cautelari figurano autisti, organizzatori dei trasporti, intermediari e gestori delle società coinvolte. In Calabria, il sequestro ha riguardato strutture industriali e terreni utilizzati per lo smaltimento illecito, confermando il ruolo strategico della regione in questo traffico criminale.
