Sab. Nov 9th, 2024

Nel processo di secondo grado erano 74 le posizioni per le quali era stato proposto appello: cinque da parte della Dda di Catanzaro e 69 da parte degli imputati.

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La Corte d’appello di Catanzaro ha confermato tutte le condanne per associazione mafiosa comminate il 6 novembre 2021 dal gup Claudio Paris nell’ambito del processo, con rito abbreviato, Rinascita Scott istruito contro le cosche vibonesi e i loro sodali.

Nel processo di secondo grado erano 74 le posizioni per le quali era stato proposto appello: cinque da parte della Dda di Catanzaro e 69 da parte degli imputati. La Corte ha dichiarato la nullità della sentenza riguardo alla posizione di Francesco Gasparro (due anni in abbreviato) per tutti i capi di imputazione a lui contestati e ha disposto la restituzione degli atti per un nuovo giudizio al giudice del primo grado. Stessa disposizione nei confronti di Pasquale Gallone ma solo per una caso di estorsione e per Domenico Macrì sempre per un singolo capo di imputazione.

Tre le assoluzioni: Michele Fiorillo (cinque anni in primo grado), Pasquale Tavella (un anno e quattro mesi in primo grado) e Carmela Cariello (quattro anni e sei mesi in primo grado). La Corte ha poi lievemente riformato le pene per 12 imputati, compreso Pasquale Gallone, considerato il braccio destro del boss Luigi Mancuso, che passa da 20 anni di reclusione a 19 anni e otto mesi, e Domenico «Mommo» Macrì, a capo dell’ala militare della cosca Pardea Ranisi, che passa da 20 anni a 19 anni e 10 mesi.

La Dda di Catanzaro aveva proposto appello solamente nei confronti di cinque dei 20 assolti in primo grado. Tra questi vi era l’imprenditore e avvocato Vincenzo Renda, considerato partecipe nell’articolazione dei Mancuso di Limbadi, la cui assoluzione è stata confermata. Nel resto la sentenza di primo grado è stata confermata e il riconoscimento dell’associazione mafiosa sancisce l’esistenza di una ‘ndrangheta strutturata in modo unitario con il crimine dell’area Vibonese.

Regge dunque l’impianto accusatorio messo in piedi dalla Dda di Catanzaro, per l’inchiesta scattata con un blitz la notte del 19 dicembre 2019 con oltre 300 arresti. Le condanne sono 67 (per oltre 600 anni di carcere complessivi), le assoluzioni 7. La principale accusa è quella di associazione mafiosa, ma non mancavano le contestazioni per diversi tentati omicidi, narcotraffico, intestazione fittizia di beni, estorsione, corruzione, danneggiamento, detenzione illegale di armi ed usura. Tutti gli imputati ritenuti responsabili per il reato associativo sono stati condannati anche al risarcimento dei danni nei confronti dei Comuni costituiti parti civili. Le condanne più pesanti – fra i 15 ed i 20 anni di reclusione – per i vertici dei clan Pardea-Camillò e Lo Bianco di Vibo Valentia e per i clan Gasparro-Giofrè di San Gregorio d’Ippona, oltre che per diversi componenti del clan Mancuso di Limbadi. Gli altri 343 imputati si trovano invece in attesa di sentenza in primo grado da parte del Tribunale di Vibo Valentia.

Le condanne

Alessandria Serafino, 14 anni 7 mesi e 10 giorni

Arena Bartolomeo, 3 anni 9 mesi e 10 giorni

Baldo Manuele Michele, 1 anno e 4 mesi

Barba Raffaele Antonio Giuseppe, 12 anni

Belsito Luca, 16 anni

Belvedere Lucio, 3 anni e 4 mesi

Camillò Domenico, 15 anni 4 mesi

Camillò Michele 3 anni, 2 mesi e 20 giorni

Cannatà Gaetano Antonio, 2 anni 10 mesi 20 giorni

Carchedi Paolo, 12 anni

Cavallaro Gianluigi, 3 anni e 6 mesi

Chiarella Carmelo, 13 anni

Cracolici Domenico, 10 anni 8 mesi

D’Andrea Carmelo Salvatore, 13 anni e 4 mesi

D’Andrea Giovanni Claudio, 12 anni 8 mesi

D’Andrea Pasquale Antonio, 4 anni 4 mesi

De Certo Giuseppe, 2 anni

De Gaetano Fabio, 6 anni

De Gaetano Nicola, 2 anni e 4 mesi

De Stefano Orazio, 8 anni 8 mesi

Di Miceli Filippo, 14 anni

Dominello Michele, 14 anni e 8 mesi

Franzè Nazzareno “Paposcia”, 12 anni

Galati Michele, 4 anni

Gallone Cristiano, 3 anni 8 mesi

Gallone Francesco, 11 anni 3 mesi

Gallone Pasquale, 19 anni 8 mesi

Gasparro Gregorio, 16 anni

Gentile Sergio, 14 anni

Gioffrè Gregorio, 13 anni 4 mesi

Iannello Francesco, 4 anni 6 mesi

Lo Bianco Leoluca, 12 anni

Lo Bianco Maria Carmelina, 1 anno 4 mesi

Lo Bianco Nicola, 10 anni 8 mesi

Lo Bianco Salvatore “u Gniccu”, 10 anni 8 mesi

Lopreiato Giuseppe, 14 anni 8 mesi

Macrì Domenico “Mommo”, 19 anni 10 mesi

Mancuso Emanuele, 1 anno 6mila euro

Macrì Luciano, 20 anni

Manco Michele, 12 anni

Mantella Vincenzo, 12 anni

Mazzeo Nicolino Pantaleone, 14 anni

Francesca Mazzotta, 1 anno

Mazzotta Mariangela, 10 mesi 20 giorni

Morgese Rossana, 3 anni 4 mesi

Morgese Salvatore, 10 anni 8 mesi

Niglia Gregorio “Lollo”, 20 anni

Orecchio Filippo, 13 anni 4 mesi

Palamara Emiliano, 6 anni 8 mesi

Panetta Costantino, 4 anni

Pardea Francesco Antonio, 20 anni

Pardea Domenico, 16 anni

Patania Antonio, 12 anni

Polimeno Lorenzo, 8 anni 8 mesi

Prestanicola Andrea, 12 anni 4 mesi

Prestia Domenico, 10 anni 8 mesi

Pugliese Carchedi Michele, 14 anni 8 mesi

Rizzo Giovanni, 12 anni

Sacchinelli Saverio, 13 anni 4 mesi

Salamò Giuseppe Antonio, 1 anno 4 mesi

Scriva Giuseppe, 12 anni

Lulezim Shkurtaj, 6 anni

Tulosai Salvatore, 12 anni

Vanacore Paolo, 3 anni

Vardè Francesco, 5 anni 4 mesi

Vitrò Luigi Leonardo, 3 anni

Assoluzioni

Chillà Emanuela

Di Virgilio Antonio

Fiumara Maurizio

Renda Vincenzo Alberto Maria

Carmela Cariello

Fiorilllo Michele alias Zarrillo

Tavella Pasquale

Atti al gup

Gasparro Francesco