Continuano a gonfie vele gli appuntamenti con la filosofia organizzati dall’Associazione culturale Scholè a Roccella Jonica. Dopo il successo dell’iniziativa solidale a sostegno del progetto di ospitalità di Riace, Scholé infatti prosegue nella riflessione sulla figura dello straniero che sarà uno dei temi principali dell’anno sociale 2019. L’occasione è stata data dall’invito alla lettura a cura di Francesco Tripodi, docente del Liceo Scientifico “P. Mazzone” di Roccella Jonica, dal titolo “Odisseo alla corte dei Feaci”. L’incontro si è svolto ieri nella sede di Via Umberto I al numero 106.
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Tripodi ha scelto un super classico della cultura occidentale, l’Odissea di Omero, per raccontare un prototipo di uomo che è all’origine della nostra civiltà. E l’aspetto più interessante è che non si tratta di un individuo stanziale, che persegue i miti del sangue e della terra, ma di un ramingo, un migrante, un profugo. Nella sua lettura, Tripodi si è concentrato sul celebre approdo di Odisseo, nudo, scalzo, orribile nella figura, sull’isola dei Feaci, popolo di navigatori, mezzi pirati, che abitavano su un lembo di terra del mar Jonio, forse l’attuale Corfù. Il comportamento della principessa Nausicaa nei confronti di Odisseo, opposto a quello riservatogli da Polifemo, segna il discrimine tra la civiltà e la barbarie.
L’invito alla lettura di ieri è stato pure un modo per inaugurare un nuovo spazio di confronto e discussione, quello degli studi classici. Uno degli obiettivi del nuovo anno sarà proprio quello di approfondire la riflessione sulla letteratura greca e latina.
INTERVISTA ALL’INTERNO DI TG NEWS
ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it