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14 Feb 2025, Ven

San Giovanni in Fiore: il cuore del Centro Silano unito per la giustizia

Dopo la tragica morte di Serafino, la comunità si mobilita tra dolore, solidarietà e una battaglia per una sanità adeguata.

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San Giovanni in Fiore, il cuore pulsante del Centro Silano, sta vivendo giorni di intensa mobilitazione in seguito alla tragica scomparsa di Serafino, 48 anni, avvenuta il 4 gennaio mentre era in trasferimento in ambulanza verso Cosenza, dopo ore di attesa al pronto soccorso locale. Una comunità scossa ha reagito con profonda unità e solidarietà, trasformando il dolore in determinazione.

Le manifestazioni si sono susseguite con intensità: dalla marcia silenziosa fino ai funerali, ogni momento è diventato un’occasione per stringersi attorno alla famiglia di Serafino e trovare forza nell’unione collettiva. A emergere con energia sono stati i giovani, protagonisti di un gesto simbolico nella giornata di ieri. Gli studenti si sono radunati sul luogo della tragedia per manifestare il loro sdegno attraverso striscioni, slogan e una voce potente, rivendicando il diritto a una sanità adeguata e denunciando il senso di abbandono che grava sulla comunità.

Anche le istituzioni locali non sono rimaste in silenzio. La sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, che è anche presidente della Provincia di Cosenza, ha dichiarato con fermezza: “Il tempo del silenzio è finito”. Ha ottenuto un tavolo tecnico istituzionale urgente con il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Antonello Graziano. “Abbiamo già ottenuto alcune risposte, come l’incremento del personale e nuovi servizi, ma non basta. La nostra è una comunità montana che necessita di soluzioni concrete e immediate. Su questa battaglia non ci possono essere divergenze politiche, dobbiamo essere compatti per il bene della nostra gente”.

In questo momento di dolore, San Giovanni in Fiore si scopre unita e determinata a trasformare la tragedia in un grido collettivo che invoca attenzione e cambiamento, chiedendo dignità e giustizia per una sanità che non lasci indietro nessuno.