Il sindaco di Locri, Giovani Calabrese, nella qualità di “delegato alla sanità del Comitato dei sindaci della Locride”, ieri ha sollecitato al presidente della commissione straordinaria che guida l’Asp, Giovanni Meloni, un «incontro urgente al fine di verificare la reale situazione in cui versano la sanità nel territorio ed il presidio ospedaliero della Locride».
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Il primo cittadino evidenzia che «più volte ci è stata manifestata l’intenzione di rivolgere attenzione particolare nei confronti della martoriata e trascurata struttura ospedaliera. Purtroppo – continua Calabrese – ad oggi, nonostante le varie richieste, i molteplici interventi, le proteste, le iniziative popolari e le preoccupanti e anomale situazioni che accadono quotidianamente nei reparti, oltre disservizi e purtroppo anche presunti casi di malasanità, nessuno è intervenuto. Nessuno ha provveduto ad illustrare un piano per la sanità e nessuno, al momento, ha dato spiegazioni o chiarimenti alla cittadinanza. Eppure -sottolinea il sindaco di Locri – è un diritto essere curati ed informati». Ponendo molti interrogativi, il primo cittadino, con amarezza, evidenzia che «ad oggi non si registrano particolari, concreti e significativi atti tali da far intravedere un reale e necessario cambio di passo rispetto al passato. Molti procedimenti in itinere per i quali in passato ci erano state date ampie garanzie per una rapida soluzione non sappiamo che fine hanno fatto. Non sappiamo – continua Calabrese – a che punto è l’iter relativo ai concorsi per le figure apicali, a che punto è giunta l’attuazione del piano aziendale che ha previsto Locri ospedale spoke, che tempi si prevedono per l’installazione della risonanza magnetica che ha visto il fermo dei lavori alla luce del fatto che l’ospedale non esiste per il catasto ma risulta solo come il vecchio e memorabile castello». Ed ancora: «Non sappiamo quali iniziative sono state programmate per potenziare con innesti di nuovo personale tutti i reparti che oggi sono in evidente e costante affanno». A tal proposito il sindaco di Locri sottolinea che «la criticità massima, per carenza di organico, si registra nei reparti strategici di Radiologia, Ortopedia e Pediatria».
Nella missiva viene anche sottolineato che i sindaci del territorio non conoscono «l’iter dei necessari lavori di ristrutturazione per i quali erano stati stanziati circa 15 milioni di euro» e «non hanno più notizie della Casa della Salute di Siderno». Ma non sanno neanche «se esiste un piano per il recupero della struttura ospedaliera di Gerace».
La lettera di Calabrese si chiude con l’auspicio che «l’incontro venga esteso al presidente e al segretario della commissione Sanità della Regione Calabria, Sinibaldo Esposito e Raffaele Sainato, in modo tale da poter anche la Regione Calabria valutare e programmare eventuali soluzioni in previsione dell’imminente scadenza della gestione commissariale».
fonte gazzetta del sud