Siamo ricaduti di nuovo in piena emergenza sanitaria, con le aggravanti che abbiamo avuto oltre 5 mesi per organizzare la nostra sanità regionale e che questa seconda ondata era stata prevista. E nel mentre il governo predispone l’ennesimo DPCM che con tutta probabilità sarà sfornato martedì prossimo, si paventa l’ennesima proroga del commissariamento della sanità regionale, nonostante tutti i commissari succedutisi nel tempo abbiano fallito, non riuscendo nemmeno a quantificare il debito, ne a garantire i LEA.
Ciò che serve adesso, da subito, è la predisposizione di un piano anti-Covid con indicazioni precise, senza scarica barile tra governo, regioni, sindaci, spesso senza strumenti.
Il piano deve prevedere l’aumento dei posti di Terapia intensiva negli ospedali Hube, disporre il tracciamento dei contagi ed effettuare tamponi a tappeto.
Sarà utile aprire gli Ospedali chiusi per ricoveri-covid, dalle indiscrezioni trapelate, circa le disposizioni che saranno inserite nell’emanando DOCM, pare si parli di covid-hotel, per quelle persone che non hanno la possibilità di fare una corretta quarantena.
Servono altri laboratori attrezzati sul territorio, per processare i tamponi, in modo da avere risposte il più rapide possibile.
Si stanno richiamando in servizio medici over 65 già andati in pensione, piuttosto che procedere alla stabilizzazione del personale precario.
Questo suggerisce con forza il mondo scientifico, la politica si assuma le proprie responsabilità e decida!
Continua....
Antonella Avellis Fb