Il governatore Occhiuto: “Il commissariamento non è la soluzione, servono assunzioni e investimenti”
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La sanità calabrese mostra i primi segnali di ripresa, ma il percorso per garantire ai cittadini un sistema sanitario efficiente è ancora lungo. Secondo l’analisi della Fondazione Gimbe, illustrata dal presidente Nino Cartabellotta alla presenza del governatore Roberto Occhiuto e del direttore generale di Azienda Zero, Giuseppe Grandolfo Miserendino, nel 2023 la Calabria ha registrato un miglioramento nel punteggio LEA (Livelli Essenziali di Assistenza).
In particolare, il punteggio complessivo è salito da 135,2 a 153,4, con un incremento di 18,21 punti, recuperando parte del calo registrato tra il 2021 e il 2022. Dei 29 indicatori presi in esame, il 72,4% mostra un miglioramento, mentre il 24,1% registra un peggioramento. Tra le criticità, spicca il calo del tasso di copertura per lo screening del carcinoma della mammella.
Occhiuto ha sottolineato come il commissariamento della sanità regionale non abbia risolto i problemi, ma anzi abbia bloccato assunzioni e investimenti, aggravando le difficoltà del sistema. “Se non avessi assunto 3.200 nuovi operatori sanitari e integrato i medici cubani, oggi molti ospedali sarebbero chiusi”, ha dichiarato il governatore.
Nonostante il miglioramento, la Calabria parte ancora da una situazione svantaggiata rispetto ad altre regioni. “Dobbiamo superare il commissariamento per poter crescere davvero. L’obiettivo è continuare su questa strada e ottenere risultati ancora migliori nel 2024”, ha concluso Occhiuto, annunciando nuove nomine per la gestione della sanità regionale nei prossimi giorni.