Spirlì in precedenza aveva sottolineato collaborazione tra i due
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Il commissario alla sanità in Calabria Guido Longo, è “inadeguato al ruolo ricoperto”. A dirlo è stato il consigliere regionale della Lega Pietro Molinaro nel corso della seduta del Consiglio regionale della Calabria dedicata alla sanità. Un intervento che ha fatto seguito alla relazione del presidente ff della Regione Nino Spirlì, sempre della Lega, che invece ha detto di Longo: “è arrivato nel momento più drammatico e non poteva che essere accolto in amicizia, e pur non potendo condividere responsabilità, non avremmo mai potuto lasciarlo da solo nell’azione, ma non nella decisione”. Molinaro ha anche chiesto lumi sull’adempimento di atti straordinari, 25, assegnati con il decreto Calabria, “a testimonianza – ha detto – del fallimento della gestione commissariale”. All’esponente leghista ha risposto lo stesso Longo nel suo intervento conclusivo. “Lei sa cosa ho fatto io dal primo dicembre ad oggi” ha chiesto Longo che ha passato in rassegna tutti gli atti emanati rimarcando l’impegno e l’attenzione quotidiana dedicata all’iter di ciascun provvedimento. “Non ho lo scudo penale né quello erariale – ha aggiunto – e ricevo giornalmente decine di ricorsi per cose non fatte negli anni precedenti, di cui devo rispondere io come vertice ‘pro-tempore’. Un contenzioso – ha precisato – sul quale gravano interessi dell’8-10% che sono stati la causa del grande debito accumulato a Cosenza e Reggio Calabria”.