Dom. Ott 6th, 2024

Il viaggio della giornalista Francesca Nava nella sanità calabrese racconterà le strutture di Polistena, Palmi, Locri e Cosenza.

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La riforma dell’autonomia differenziata rischia di ampliare il divario tra Nord e Sud? Questo è il tema centrale della nuova puntata di Presa Diretta, in onda domenica 15 settembre su Rai 3. La trasmissione condotta da Riccardo Iacona esplorerà le ripercussioni della riforma sulla sanità italiana, attraverso un confronto tra due realtà agli antipodi: il Veneto, con una spesa sanitaria privata tra le più alte del Centro-Nord, e la Calabria, afflitta da strutture inadeguate, carenze di personale e un debito sanitario non ancora completamente quantificato.

Occhiuto e la Sanità Calabrese: “Mi farei operare da un medico cubano”

Tra i momenti più attesi della puntata c’è l’intervista con il presidente della Calabria, Roberto Occhiuto. In un’anticipazione video, Occhiuto esprime dure critiche sulla situazione sanitaria calabrese, in particolare sul personale considerato inidoneo, ovvero medici e infermieri che, per vari motivi, non possono svolgere turni notturni, lavorare in emergenza o operare in sala chirurgica. Occhiuto ha dichiarato: «Mi farei operare più volentieri da un medico cubano con due specializzazioni che ha sempre esercitato piuttosto che da un medico calabrese che si è fatto dichiarare inidoneo da 15 anni».

Le sue parole riflettono un sistema sanitario regionale in crisi, che conta oltre 1300 operatori dichiarati inidonei, con certificazioni rilasciate da colleghi delle stesse Aziende Sanitarie. La sanità calabrese, sottoposta a commissariamento da anni, si trova a fare i conti con fondi inutilizzati e una continua emigrazione sanitaria: ben 252 milioni di euro l’anno vengono spesi per coprire le spese di quei pazienti che scelgono di farsi curare fuori dalla regione.

Il Confronto con il Veneto e la Francia

Mentre la Calabria affronta una realtà fatta di ospedali sovraffollati e strutture inadeguate, il Veneto rappresenta l’opposto, con cliniche private ben attrezzate dove ogni prestazione è a pagamento. La puntata di Presa Diretta evidenzia le contraddizioni di una sanità sempre più differenziata, in cui il divario tra regioni ricche e povere rischia di allargarsi con l’autonomia differenziata.

La trasmissione porterà anche un esempio internazionale, raccontando la situazione della sanità in Francia, dove nonostante l’aumento del debito pubblico, il governo ha scelto di incrementare i finanziamenti fino all’8,7% del Pil. Un investimento mirato a migliorare le strutture sanitarie e ad aumentare i salari di medici e infermieri, per offrire un servizio di alta qualità a tutti i cittadini.

Sanità Differenziata e Disabilità: Famiglie e Caregiver senza Sostegno

Un altro tema affrontato nella puntata sarà quello delle famiglie con persone disabili, che spesso si trovano a dover sopportare pesi insostenibili senza l’aiuto adeguato da parte delle istituzioni. Dalla Liguria alla Campania, il racconto delle difficoltà quotidiane, tra liste d’attesa, ostacoli burocratici e il ricorso obbligato a specialisti privati, evidenzia un sistema in cui i caregiver familiari non hanno accesso a contributi, ferie o malattia.

In studio, l’atleta paralimpica Martina Caironi e Alessandro Chiarini, presidente del Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità, porteranno testimonianze e soluzioni per garantire dignità e supporto a chi vive quotidianamente queste difficoltà.

L’inviata di “Presa Diretta” in Calabria è stata la giornalista Francesca Nava, che ha documentato in dettaglio le criticità del sistema sanitario regionale. La puntata si preannuncia come un viaggio attraverso le problematiche della sanità italiana, analizzando come la riforma dell’autonomia differenziata possa influire sul futuro del Paese e sulle sue regioni più fragili, come la Calabria.