“Sul nuovo ospedale di Vibo Valentia i fatti dimostrano che la politica tradizionale mente a oltranza e gioca a scaricabarile sulla pelle dei malati calabresi”. Lo afferma la deputata M5s Dalila Nesci “con riferimento – è detto in una nota – al problema burocratico degli espropri per la realizzazione dell’opera, prevista da un accordo del 2007 tra Regione e Ministero della Salute nell’ambito dell’emergenza sanitaria ordinata dopo la morte di tre minori per malasanità”. “Lo scorso 20 ottobre – prosegue Nesci – il sottosegretario Gianpiero Bocci disse, rispondendo a una mia interpellanza urgente in proposito, che il progetto definitivo del nuovo ospedale di Vibo Valentia era ormai in via di adozione e che il Ministero della Salute avrebbe continuato a monitorare, anche attraverso il commissario per l’attuazione del Piano di rientro. In sostanza il governo scaricò sulla Regione, che in 11 anni di giunte di centrodestra e centrosinistra non è stata capace di utilizzare le centinaia di milioni pubblici piovuti da Roma per tutti i nuovi ospedali, nessuno dei quali è stato costruito. Peraltro, più siti, tra cui quello dell’ospedale nuovo vibonese, sono stati individuati presso terreni ad alto rischio idrogeologico e, aspetto più grave e ancora ignorato, ad oggi non si conosce la precisa destinazione delle risorse stanziate né se si perderanno, nell’inerzia spaventosa del governo regionale”. “Nella successiva legislatura ormai alle porte – conclude la parlamentare – sui nuovi ospedali il Movimento 5stelle chiederà conto ai responsabili politici e amministrativi dell’inganno alla comunità, che dovranno pagare per i guai combinati”.
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