‘Pronti a mobilitarci per una battaglia per la libertà’
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Una delle firme più importanti del quotidiano Repubblica ieri scriveva testualmente ‘Salvini deve essere lasciato fuori dalla politica’, in riferimento alla richiesta che oggi la pubblica accusa farà nei confronti del segretario della Lega, nell’ambito del processo Open arms che lo vede imputato a Palermo. Una specie di anticipazione della sentenza? Un auspicio? Il tentativo di abbattere per via giudiziaria un leader politico che ha vinto le elezioni?”. Lo afferma il deputato Rossano Sasso, commissario Lega Calabria. “Oggi – prosegue – ci sarà la richiesta dell’accusa, il 18 ottobre quella della difesa, poi i giudici decideranno. Vogliono far fuori la Lega? Ci stanno provando in tutti i modi da anni accusandoci, screditandoci, inventando inchieste allo scopo di condizionare gli elettori. In caso di condanna, ci troveremmo per la prima volta nella storia della nostra Repubblica davanti ad un ministro condannato per aver fatto il suo dovere, e cioè aver difeso i confini nazionali da una nave clandestina. Lo ricordo, una nave respinta da altre nazioni e dopo pochi giorni attraccata in Italia. Altre navi furono trattenute in mare per molti più giorni con altri ministri, in quel caso nessuna denuncia, nessun processo. Il motivo è semplice e ce lo ricordano sempre alcuni giudici intercettati tempo fa: ‘Salvini ha ragione, ma dobbiamo colpirlo’ (caso Palamara)”. “In caso di condanna – afferma Sasso – non colpirebbero soltanto Matteo Salvini, ma colpirebbero una intera comunità, migliaia di sindaci, di amministratori, di parlamentari, di militanti. Colpirebbero l’idea, legittima, di fermare l’immigrazione irregolare, i trafficanti di esseri umani, le morti in mare, lo sfruttamento di poveri disperati, il business dell’accoglienza. Colpirebbero l’idea di sovranità e di difesa della Patria e dei suoi confini, tutelata dalla Costituzione. Non sarebbe solo Salvini ad essere ‘lasciato fuori dalla politica’, ma a questo punto una parte considerevole del popolo italiano che ne condivide idee e azioni. Abbiamo il dovere morale di reagire a tutto questo, alle minacce dei giornalisti, alla vigliaccheria dei partiti di sinistra che autorizzarono il processo ad un ministro, ad un processo politico nei confronti di un leader che, da Ministro dell’Interno, fece semplicemente il suo dovere. In un periodo storico in cui anche governi di sinistra in Germania, Francia e Spagna, blindano i confini e respingono gli immigrati, in Italia qualcuno vorrebbe sbattere in galera Salvini. Hanno ordito contro la Lega e creato dossier, ci hanno spiato illegalmente con la complicità di magistrati e finanzieri, si sono inventati finti finanziamenti dalla Russia. Adesso vorrebbero mandare in galera il vicepresidente del Consiglio e nostro segretario di partito, ‘eliminandolo dalla politica’”. “Da cittadini – conclude Sasso – ci mobiliteremo, ricorderemo agli italiani quanto accaduto ed evidenzieremo la gravità di questa vicenda che sta mettendo seriamente in discussione l’essenza stessa della nostra democrazia. Non sarà una battaglia di partito, sarà una battaglia per la libertà, una battaglia per tutto il popolo italiano. Sempre a testa alta, con la serenità di chi ha la coscienza pulita