di Enzo Romeo |
Continua....
Rivedo da ieri apparire l’immagine di Mary Cirillo, la giovane donna uccisa a Monasterace dal marito.
Ieri, l’uomo è stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Locri.
Un pronunciamento della giustizia che, naturalmente, non restituisce alla vita la bellissima Mary, madre e donna amata, ammirata e ben voluta.
Rendono il senso dell’orrore e del vuoto provocato dall’assassinio quelle foto di Mary, che dominano i pezzi di cronaca e di commenti sulla sentenza pronunciata ieri dai magistrati locresi.
Ma non compensano quelle stesse foto l’assenza definitiva di una donna, che avrebbe avuto ancora molto da chiedere e dire alla vita.
Vi confesso la paura a scrivere di questo caso. Perché ogni parola non solo rischia di cadere in una inutile retorica, ma anche di non aggiungere altro elemento utile.
C’è una sola cosa da fare in questi casi: rilevare i fatti, prendere atto delle conseguenze e osservare un rispettoso silenzio.