Notte di terrore nel cuore dell’Italia, dove un forte terremoto di magnitudo 6,0 ha colpito la vasta area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo provocando morti e feriti. La prima scossa, violentissima, alle 3.36 del mattino ha buttato giù dal letto migliaia di persone, sentita molto forte da Rimini fino a Napoli. L’epicentro è nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, Lazio, a soli 4 chilometri di profondità, un paese equidistante da Amatrice e Norcia.
Si registrano i danni più gravi ad Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, e ad Amatrice dove il corso principale è devastato. “E’ un dramma. Metà paese non c’è più, le strade di accesso sono bloccate”. E’ la prima, drammatica, testimonianza del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. L’ospedale di Amatrice è inagibile. Feriti e barelle vengono curati anche in strada davanti all’ospedale.
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Il bilancio al momento è di 38 morti accertati. Vengono però segnalate molte persone sotto le macerie e il bilancio può salire. Delle vittime, dieci risultano ad Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e 28 in quelli di Amatrice e Accumoli (Rieti).
Moltissime le chiamate alla protezione civile e ai vigili del fuoco da tutto il centro Italia.
Moltissimi anche i messaggi di solidarietà e vicinanza da tutta Italia e anche dalla Calabria:
“È un giorno triste per tutti noi. Vicinanza alle popolazioni colpite da questa tragedia immane”. E’ arrivato. Così un messaggio su Twitter anche da parte del deputato componente della Commissione Antimafia e segretario Pd Calabria, Ernesto Magorno”.
Anche il Presidente della Regione Mario Oliverio è vicino alle popolazioni “appena appresa la notizia del sisma che ha colpito nel corso della notte una vasta area dell’Italia Centrale, si è subito messo in contatto con il Ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, con il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e con il Capo della Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio manifestando piena disponibilità ad intervenire con uomini e mezzi della Protezione Civile regionale, le cui strutture sono state allertate, per contribuire ad affrontare l’emergenza nelle zone colpite dal sisma con apposita colonna mobile.Il Presidente Oliverio ha espresso, inoltre, cordoglio profondo per le vittime del sisma e solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite”.
“La Protezione civile della Regione Calabria, su richiesta del Dipartimento nazionale della Protezione civile, si è attivata e ha inviato nelle zone colpite dal sisma, delle unità cinofile, cani molecolari, e tre mezzi speciali .Usar specializzati per la ricerca e il recupero di persone sotto le macerie”. Lo ha detto all’ANSA il responsabile della Protezione civile calabrese, Carlo Tansi. Siamo pronti ad intervenire sia con il nostro personale sia con i volontari delle associazioni presenti sul nostro territorio per l’allestimento di strutture e cucine da campo e per quanto possa essere utile per alleviare le difficoltà delle popolazioni colpite”