Il prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari, poche ore dopo il suo insediamento, sensibile alle dinamiche di protezione civile, che, fra l’altro, a seguito del sisma che recentemente ha colpito il centro
Italia, vedono impegnate le Istituzioni nelle complesse attività di soccorso alle popolazioni, ha voluto verificare lo stato delle pianificazioni di emergenza che i Comuni hanno approntato per fronteggiare e, ove possibile, prevenire i fenomeni calamitosi”. Lo riferisce un comunicato della Prefettura di
Reggio Calabria.
“É emerso – prosegue la nota – che diversi Comuni, sebbene dotati di Piani speditivi, redatti per la gestione di alcuni rischi, non hanno finora provveduto all’adozione del Piano comunale di emergenza, nel quale occorre, invece, tenere conto delle complessive criticità del territorio, con particolare riguardo al rischio idrogeologico ed idraulico e soprattutto al rischio sismico, atteso che questa provincia ricade in Area classificata di primo grado. Peraltro, l’adozione di tale indispensabile strumento è stata anche ribadita dal legislatore con l’entrata in vigore della Legge 12 luglio 2012 n. 100 che aveva anche assegnato, agli Enti locali, il termine finale dell’11 ottobre 2012, per dotarsi del detto Piano di emergenza”. “Pertanto – é detto ancora nel comunicato della Prefettura – è stata diramata apposita nota di sensibilizzazione, con invito a dotarsi con l’urgenza del caso della Pianificazione in argomento, tenuto conto che fanno capo ai Sindaci, anche nella loro veste di ufficiali di governo, le competenze connesse alla salvaguardia della tutela della pubblica e privata incolumità, a
maggior ragione in caso di eventuali calamità. Inoltre, nell’ambito della più leale collaborazione, in attesa di ricevere la citata Pianificazione, è stato assicurato ai Sindaci il massimo supporto della Prefettura per ogni eventuale chiarimento e necessità”.
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