In una allegra Bova, illuminata a festa in onore di San Leo e San Rocco, con in sottofondo le melodie ancestrali delle zampogne dei suonatori tradizionali, il 16 agosto si è svolto un Laboratorio del Gusto organizzato dalla Condotta Slow Food Reggio Calabria Area Grecanica in collaborazione con la Coop. San Leo.
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Il laboratorio è stato dedicato alla “purvìa” che il racconto di Peppe, animatore culturale dell’area e responsabile della Comunità dei cibi della memoria storica, ha reso l’appuntamento molto interessante.
Ha raccontato di Demetra, la dea terra madre, delle sue spighe di grano e dell’alternarsi delle stagioni, facendo comprendere ai presenti come gli uomini hanno tentato nel passato di spiegare il mondo che li circondava.
La “purvìa”, zuppa della tradizione contadina bovese, preparata con grano, fagioli, ceci e lenticchie, veniva cucinata nel giorno di Santa Lucia; il grano ormai secco si ammollava per una notte in acqua e si cucinava solo con acqua e sale a fuoco lentissimo. Alla fine della cottura i chicchi assumevano una forma simile all’occhio umano, mischiato ai legumi cucinati separatamente, assumeva valore di ringraziamento.
Con l’intervento di Michelangelo, coordinatore di Terra Madre per la Condotta Slow Food, si è poi appreso che preparazioni simili sono presenti in alcune regioni del Sud. Nel Cilento viene chiamata “ciccimmaretàti” e si preparava a maggio come buon auspicio per la raccolta; in provincia di Matera prende il nome di “crapiata” e si cucinava tutti insieme a conclusione dell’anno lavorativo; in Sicilia la “cuccìa” è una pietanza dolce con aggiunta di miele e uva passa e si prepara per il giorno di Santa Lucia.
Racconti di tradizioni cristiane e riti pagani, di sapienza contadina e di cultura popolare che hanno un comune denominatore: il chicco o seme. Il seme che rinasce!
Davanti al pentolone fumante, affascinati e incuriositi dai racconti, i moltissimi turisti presenti a Bova hanno poi assaggiato la gustosa “purvìa”, sapientemente cucinata da Anna e Biagio, sensibili custodi di una cucina dal sapore antico per palati moderni.
Prossimo appuntamento a Roghudi Vecchio il 19 agosto.
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