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27 Mar 2025, Gio

Taurianova, sentenza ‘Spes contra Spem’: assolti dall’accusa di mafia, pene ridotte per estorsione”


Il Tribunale di Palmi assolve i quattro imputati dall’associazione mafiosa e riduce le condanne richieste dalla DDA. Pasquale Zagari condannato a 8 anni per estorsione

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La sentenza di primo grado del processo “Spes contra Spem”, emessa nella serata di ieri dal Tribunale di Palmi, segna un punto di svolta per l’inchiesta che ha coinvolto la criminalità organizzata di Taurianova. I quattro imputati, per i quali la DDA di Reggio Calabria aveva chiesto condanne fino a 30 anni per associazione mafiosa, sono stati assolti da quest’ultima accusa, ricevendo invece pene più contenute per altri reati.

Pasquale Zagari, considerato inizialmente il capo promotore del sodalizio criminale, è stato condannato a 8 anni di reclusione per estorsione. Antonio Alessi (classe ’89) ha ricevuto 4 anni e sei mesi, Francesco Avati 3 anni e sette mesi, Rocco Leva 2 anni e quattro mesi, e Mario Pezzano 2 anni. Assolti, invece, Antonino Alessi (classe ’48), Maria Cento, Girolamo Russo, Antonio e Aurelio Reitano, Giuseppe Cannizzaro e Giuseppe Deraco.

L’operazione “Spes contra Spem”, condotta dai Carabinieri di Taurianova a partire dal giugno 2020, sotto il coordinamento della DDA, si era basata anche sulle testimonianze di alcuni imprenditori che avevano denunciato richieste estorsive. Sebbene l’accusa avesse sostenuto il coinvolgimento della ‘ndrangheta locale, la corte ha ritenuto non sufficienti gli elementi per confermare l’associazione mafiosa.

La sentenza segna un momento cruciale per Taurianova, città più volte al centro delle cronache giudiziarie, lasciando aperto il dibattito sull’efficacia degli strumenti di contrasto alla criminalità organizzata e sulla tutela delle vittime di estorsione.