Da Pd e M5s, critiche incrociate al ministro: interrogazioni, accuse e un doppio fronte in Calabria
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“Da quando c’è lui, i treni non arrivano più in orario”: questa la sintesi delle accuse rivolte al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, sotto il fuoco incrociato di Pd e M5s. I senatori dem, con il calabrese Nicola Irto come primo firmatario, hanno presentato un’interrogazione parlamentare che mette nero su bianco i disagi e le inefficienze della rete ferroviaria italiana.
I numeri del disastro. L’interrogazione evidenzia che da inizio anno si sono registrati 104 episodi tra guasti, ritardi e interruzioni. Tra i più eclatanti: il blocco di sei ore della circolazione ferroviaria in Calabria, guasti sull’alta velocità Firenze-Roma, ritardi sulla Milano-Genova e il deragliamento di un treno merci che ha isolato la Calabria per giorni. Anche l’interruzione della tratta Sibari-Crotone, prevista per lavori, non fa che aggravare il quadro: annunciata a settembre, non sarà pronta prima di giugno, nonostante i 60 milioni di euro stanziati.
Pd e M5s contro il Ministro. Irto parla di una “emergenza nazionale” e chiede al ministro se la sua soluzione sia davvero quella di tagliare il 15% delle corse. L’interrogazione dem insiste su misure urgenti per garantire puntualità e affidabilità, investimenti adeguati nel Fondo nazionale trasporti e un piano strutturale per il potenziamento delle infrastrutture ferroviarie.
Anche dal M5s arrivano critiche feroci. La deputata calabrese Vittoria Baldino, vicecapogruppo alla Camera, accusa Salvini di essere “inadeguato” e il governo di ignorare il Sud. Baldino ha evidenziato l’importanza della linea Sibari-Crotone, unico collegamento che consente l’accesso al Frecciarossa, e ha chiesto chiarezza sui ritardi nell’avvio dei lavori.
“Un ministro su un binario morto”. Non solo Pd e M5s: persino Giuseppe Conte, Matteo Renzi e Stefano Bonaccini si sono uniti al coro di critiche. Salvini, intanto, sembra meno concentrato sulle sue deleghe: non si è presentato all’inaugurazione del nuovo piazzale della stazione Termini di Roma e ha evitato commenti sui trasporti nelle sue recenti uscite pubbliche.
Un doppio fronte calabrese. Il Pd regionale, guidato da Irto, non si limita al fronte nazionale. In Calabria, i trasporti sono il simbolo di una più ampia denuncia: strade dissestate, collegamenti ferroviari inesistenti con gli aeroporti, e l’eterna promessa del Ponte sullo Stretto che sottrae risorse alle infrastrutture di base.
La tensione è palpabile, ma una risposta dal ministero tarda ad arrivare. E mentre il dibattito politico infuria, i treni continuano a tardare. Il diritto alla mobilità, conclude Baldino, “non può restare una promessa, ma deve diventare una priorità”.