Dom. Ott 6th, 2024
La gazzella dei Carabinieri, 12 febbraio 2014. I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, con la collaborazione dei militari della Compagnia Roma Trionfale e del Nucleo Cinofili, hanno arrestato tre persone, due romeni di 24 e 36 anni in Italia senza fissa dimora, e un ragazzo di 32 anni, originario della provincia di Cosenza, ma residente a Roma, già noti alle forze dell'ordine, con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti. Il 24enne e l'italiano erano stati notati a bordo di una Bmw con targa bulgara mentre si aggiravano nel quartiere Trionfale. Alla vista dei carabinieri hanno tentato di eludere i controlli allontanandosi a velocità sostenuta. I militari sono riusciti a fermarli e subito sono scattate le perquisizioni dell'auto e dei due giovani che sono stati trovati in possesso di oltre 250 grammi di hashish, una decina di grammi di marijuana e, nascosti nell'abitacolo, 4 panetti di hashish del peso di oltre un chilo. A quel punto le verifiche sono state estese anche nei rispettivi domicili: il romeno è risultato essere alloggiato in una baracca in via di Tor di Quinto. Lì i carabinieri hanno scoperto il suo coinquilino, un altro romeno di 36 anni che faceva la guardia a un borsone, al cui interno sono stati recuperati 41 panetti di hashish, del peso complessivo di 10 Kg, e una busta in cellophane contenente 1,2 Kg di marijuana. Nel borsone, inoltre, i carabinieri hanno trovato e sequestrato anche valori bollati nazionali di dubbia provenienza. A casa del 32enne calabrese, invece, i carabinieri hanno sequestrato una decina di grammi di cocaina e altri 10 di marijuana. ANSA/ CARABINIERI +++ HO - NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++

Vibo Valentia,incassavano la caparra dalle vittime e sparivano

Pubblicavano in rete, su portali di settore, offerte di affitto per
case vacanza a Tropea, Cortina d’Ampezzo e Jesolo, in realtà inesistenti, e, una volta incassata la caparra,
da poche centinaia a 3 mila euro, utilizzando finti contratti di locazione, si rendevano irreperibili
ingannando gli ignari acquirenti che, giunti sul posto, erano costretti a constatare l’inesistenza della
struttura turistica.
Due presunti truffatori seriali, residenti rispettivamente a Pizzo e a Soriano Calabro, in Calabria, sono stati
arrestati – uno in carcere e l’altro ai domiciliari – dai carabinieri di Vibo Marina.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Vibo Valentia, hanno consentito di scoprire otto truffe realizzate
tra il 2022 e il 2023, pari a 3 mila euro circa da parte del primo soggetto e di ventuno episodi della
medesima specie perpetrati dal secondo, quest’ultima con ingiusti profitti per 23 mila euro circa.
Il sistema prevedeva l’inserzione in cui si offriva la disponibilità della casa vacanza cui seguiva il
contatto da parte degli interessati che, visionata l’offerta, si rivolgevano agli inserzionisti i quali, infine,
inducevano le ignare vittime a versare una caparra su conti correnti a loro riconducibili.
Per poi fare perdere le loro tracce.
“Le misure cautelari eseguite – riporta una nota – sono il frutto del continuo lavoro della Procura di
riunione dei procedimenti penali, metodo efficacissimo per fare emergere la gravità delle condotte
contestate ai due presunti truffatori. Le stesse violazioni, infatti, trattate disgiuntamente non avrebbero
consentito di raggiungere una soglia di pericolo tale da giustificare l’emissione di un provvedimento
restrittivo della libertà personale”.
Il lavoro degli inquirenti prosegue per accertare l’eventuale coinvolgimento dei due presunti truffatori
in ulteriori analoghi fatti, visto l’identico modus operandi riscontrato. Inoltre, si sta tentando di capire se i
presunti autori delle truffe online, abbiano agito in modo autonomo oppure abbiano beneficiato di qualche
forma di supporto e consulenza da parte di un network criminale che offre i propri servizi in rete.

Continua....


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