Una ricerca di Federalberghi basata sui dati INPS rivela i numeri del settore turistico calabrese: picchi di occupazione ad agosto, forte presenza giovanile e prevalenza di contratti part-time e stagionali.
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Nel 2023, il settore turistico in Calabria ha visto l’operatività media di 5.304 imprese, con un totale di quasi 30.000 lavoratori dipendenti. Questi dati emergono da una ricerca condotta da Federalberghi, basata su dati INPS, e presentata al TTG Travel Experience di Rimini.
Il mese di agosto ha segnato il picco di occupazione, con quasi 45.000 lavoratori impiegati, mentre il calo più significativo si è registrato a febbraio, con circa 19.000 dipendenti attivi. Un aspetto rilevante emerso dalla ricerca è l’età media del personale: oltre il 60% dei lavoratori ha meno di 40 anni, e il 36,9% è composto da giovani sotto i 30 anni.
Il settore impiega prevalentemente uomini, che rappresentano il 55,8% della forza lavoro, mentre il 17,9% dei dipendenti è di origine straniera. Un altro dato significativo riguarda la tipologia contrattuale: il 71,3% dei lavoratori ha un contratto part-time, e quasi il 24% è impiegato con contratti stagionali, sottolineando la natura flessibile e temporanea di molte posizioni lavorative nel turismo.
A livello territoriale, la provincia di Cosenza guida la classifica per numero di occupati, con una media di 9.728 lavoratori, seguita da Catanzaro e Reggio Calabria. La ricerca evidenzia anche una marcata stagionalità, particolarmente pronunciata nelle province di Cosenza e Vibo Valentia, dove il turismo mostra un andamento legato ai picchi stagionali.