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28 Apr 2025, Lun

“Una Calabria più forte e inclusiva passa dalla parità di genere”: l’appello di Mariaelena Senese (Uil)

La Segretaria generale della Uil Calabria denuncia le gravi disparità di genere nel lavoro e propone un’agenda per il cambiamento.

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Calabria e disparità di genere
“Le donne in Calabria sembrano condannate a lavori precari e discontinui. Serve una regione più forte e inclusiva, e questo passa inevitabilmente dalla piena parità di genere”, dichiara Mariaelena Senese, Segretaria generale della Uil Calabria, in una nota stampa che analizza la difficile condizione lavorativa femminile nella regione.

I dati del Rendiconto sociale regionale dell’Inps dipingono uno scenario allarmante: il tasso di disoccupazione femminile in Calabria supera di gran lunga la media nazionale, con un picco del 35% tra le giovani donne (15-24 anni) e un tasso di inattività che raggiunge l’85,5% nella stessa fascia d’età. Oltre a ciò, le lavoratrici guadagnano mediamente tra il 12% e il 15% in meno rispetto ai colleghi uomini nel settore privato, una disparità che si riflette in opportunità di carriera limitate e una minore partecipazione economica.

Le cause dello squilibrio
Senese evidenzia come le donne siano spesso relegate a settori meno retribuiti, come istruzione e assistenza sociale, mentre restano sotto-rappresentate in ambiti più remunerativi come tecnologia e scienze. Questi squilibri, combinati con la mancanza di politiche di supporto alle famiglie e alla conciliazione vita-lavoro, contribuiscono a perpetuare le disuguaglianze.

L’agenda Uil per una Calabria equa e inclusiva
La Uil Calabria propone un piano di interventi strutturali per abbattere le barriere di genere e favorire un mercato del lavoro equo. Tra le misure suggerite:

  • Incentivi per l’assunzione femminile: sgravi fiscali e contributivi per le aziende che assumono donne, con particolare attenzione alle aree rurali e ai settori con maggiori disparità.
  • Certificazione della parità di genere: promuovere l’adozione di politiche di equiparazione salariale, premiando le aziende che dimostrano impegno concreto in tal senso.
  • Conciliazione vita-lavoro: ampliare la rete di asili nido pubblici, introdurre voucher per l’assistenza privata, incentivare il telelavoro e la flessibilità oraria per le madri lavoratrici.
  • Formazione e orientamento: sviluppare percorsi di formazione specifici per favorire la partecipazione femminile in settori tecnologici e scientifici, accompagnati da programmi di tutoraggio per studentesse.
  • Osservatorio regionale per la parità di genere: monitorare il gender gap e proporre interventi mirati attraverso report annuali.
  • Sostegno all’imprenditoria femminile: accesso agevolato a finanziamenti e microcredito per le donne che desiderano avviare nuove attività, soprattutto nei settori innovativi come il turismo e l’artigianato.

Un futuro più giusto e prospero
“La parità di genere non è solo una questione di giustizia, ma anche un motore per la crescita economica e sociale della Calabria”, sottolinea Senese. Garantire alle donne accesso al lavoro, retribuzioni eque e opportunità di carriera significa costruire una regione più forte, innovativa e competitiva.