“In questo momento, non nascondo emozione e gratitudine, nei confronti degli autorevoli amici Democristiani italiani -da noi provroviebe questa grande storia popolare che tra le radici lo stesso PPE, fondato tra l’altro da Mariano Rumor, Emilio Colombo, Flaminio Piccoli, Dario Antoniozzi, Paolo Bonomi ed Ernesto Pucci (tutti amici e colleghi carissimi di mio nonno, l’On. Francesco Calauti)- poiché da autentico Democristiano e Popolare, con questa candidatura strutturata in codesta mozione Congressuale si rimettono in gioco i nostro valori, le nostre storie.
E vi è tanto da ribadite che le nostre giuste ragioni sono più forti dei presunti e non veri torti.
Grazie, quindi all’On. CESA, e a tutti gli altri amici quali gli On.li Formigoni, Pionati, Zanferrari e Tallini, ma soprattutto al mio affetto familiare il Presidente libanese Amine Gemayel.
E comunque, da questa iniziativa, si deve ribadire persino, comunque essa si concluderà, l’impegno a costruire un’area naturale per noi lillberalpopolari, a cui so addiverra` pure culturalmente attraverso le donne dei circoli, i quali furono fucina di intellighentia e formazione politica.
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Il Gio 17 Apr 2025, 16:32 On. Lorenzo Cesa lorenzo.cesa@udc-italia.it ha scritto:
A Sua Eccellenza Amine Gemayel
già Presidente della Repubblica del Libano leader dell’Internazionale Democristiana
Mozione Congressuale del PPE
Le personalità italiane, nel corso del Congresso del PPE (Valencia, 29/30, Aprile 2025), ovvero di ‘popolari e democristiani’
VISTE
la ‘sofferenza’ dei cristiani in Medioriente (nei territori, Arabi, di Libano, Giordania,Siria, Iraq e Israele), persino a fronte, dell’ ‘entità confessionale ecumenica o pacifica’,
IMPEGNANO
Il PPE (Partito Popolare Europeo), a voler farsi portatore -in luogo al ritiro della candidatura per la Vicepresidenza del Partito Popolare Europeo di Vincenzo Speziali -già membro delle organizzazioni transnazionali della nostra tradizione partitica- (membro italiano e, notoriamente appartenrnte, persino in virtù famisri, all’IDC, Internazionale Democristiana) quale ‘inviato della Presidente della Commissione UE, nelle vesti di ella rappresentante (senza alcun compenso) nella ‘Terra Santa’, soprattutto nella cogenza di vivente incertezza ‘in loci’- alfine di garantire coerente presenza politica, culturale e discendente, la nostra organizzazione partica e farne ‘podromo’ di un ‘pivot’ affinché si stabilisca ‘un modello’ per la costruzione in Italia, anche attraverso un movimento culturale (‘Circoli del Buongoverno) l’esperienza politica, derivante da Don Luigi Sturzo.
Si voglia pertanto portare per Suo tramite questa mozione all’attenzione dell’Assemblea Congressuale.