Ven. Apr 26th, 2024

 

 

La Dda di Reggio Calabria ha emesso 14 avvisi di garanzia nei confronti di alcuni indagati nell’ambito di un’inchiesta su presunte false operazioni di ritiro di frutta dal mercato in cambio di contributi Ue.

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Tra gli indagati figurano il direttore generale del dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, Carmelo Salvino, e 2 dirigenti dello stesso dipartimento – fra i quali anche il sindaco di un Comune del Crotonese – e ben 11 funzionari ispettivi.

Sono stati i carabinieri del Nucleo antifrode di Roma, e del comando Politiche Agricole e alimentari, con il supporto dell’Arma locale, ad aver eseguito 7 perquisizioni e 3 ordini di esibizione di atti. In particolare, sarebbe stata individuata un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, mediante la corruzione di pubblici ufficiali che agevolavano l’inoltro di pratiche per il riconoscimento di indebiti contributi europei e nazionali.

L’indagine, portata avanti dalla direzione distrettuale Antimafia, diretta dal procuratore capo Federico Cafiero De Raho e dal Procuratore aggiunto Gaetano Paci, ha portato ad esaminare 3 territori, le province di Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro, con 7 perquisizioni locali e 3 ordini di esibizione di atti, nei confronti di dirigenti e funzionari del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria.

La Procura reggina ha effettuato controlli incrociati con l’organismo di tutela delle truffe del bilancio comunitario. Gli inquirenti si sono resi così conto che moltissime società e consorzi avrebbero presentato una documentazione che non corrispondeva ai fatti, annotando una serie di incongruenze, nonostante questo sarebbe stata anche la Regione Calabria stessa a non aver effettuato i controlli in maniera rigorosa.

Il giro d’affari della truffa è ancora da quantificare, ma riguarderebbe la produzione agrumicola e olivicola della Piana di Gioia Tauro, è qui che l’indagine della Dda si incrocia con l’inchiesta “Provvidenza” per la presenza in entrambe del Consorzio Copam.

Print Friendly, PDF & Email

Di