Ven. Apr 26th, 2024

“L’atteggiamento del Nuovo Centro Destra in Calabria è grave e ingiustificato, penalizza la maggioranza di governo, aggrava la situazione politica e la governabilità negli enti locali”. Inizia con queste parole la nota stampa diramata dai deputati calabresi del Pd Nicodemo Oliverio, Demetrio Battaglia e Enza Bruno Bossio per chiedere le dimissioni dal governo dei sottosegretari calabresi del Nuove Centro Destra Dorina Bianchi e Antonio Gentile. Per i tre democrati, infatti, “scegliendo di sostenere alle amministrative dei Comuni più importanti della Calabria i candidati a sindaco contrapposti ai candidati ufficiali del Pd si lede la coerenza e la lealtà che un partito di governo dovrebbe avere verso la maggioranza”. “Con quale giustificazione si può sedere a Roma su una poltrona di governo e poi in Calabria salire su un palco delle forze contrapposte al Pd?” si domandandano i parlamentari. “Un atteggiamento, continuano, che necessariamente dovrà aprire una seria riflessione in Calabria come a Roma” concludono Oliverio, Battaglia e Bruno Bossio. Anche i segretari delle cinque Federazioni provinciali del Pd della Calabria, Luigi Guglielmelli, Cosenza; Arturo Pantisano, Crotone; Sebi Romeo, Reggio Calabria; Michele Mirabello, Vibo Valentia, e Enzo Bruno, Catanzaro, chiedono, con un documento, che i sottosegretari calabresi del Nuovo centrodestra, Antonio Gentile e Dorina Bianchi, lascino il Governo. La richiesta è motivata dalla decisione del partito di Alfano “di assumere una posizione alternativa rispetto a quella espressa dal Pd nelle imminenti elezioni comunali a Crotone e Cosenza”. “L’ambiguità dimostrata in queste ore da Ncd, sostengono nel documento i segretari di Federazione del Pd, è espressione tangibile di un vecchio modo di fare politica che non fa bene alla Calabria. Un linguaggio incomprensibile nella sua doppiezza che si esprime in pratiche di condizionamento, finalizzate a contrattare posizioni di potere senza tenere conto dell’esistenza di un progetto di governo unico e condiviso, tanto a Roma quanto in Calabria. La politica dei due forni praticata dal senatore Gentile e dai suoi, a pochi giorni dalla firma del ‘Patto dello sviluppo’ che sarà siglato dal premier Matteo Renzi e dal presidente della Regione Mario Oliverio, si configura come uno schiaffo ai calabresi che guardano con fiducia all’attuazione di quel progetto di rinnovamento”. Insomma, in vista delle ormai prossime elezioni tra Pd e Ncd sembra essere guerra aperta. Il rischio più grande è che la coalizione perda sulla strada del 5 giugno pezzi importanti.

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ALESSANDRA BEVILACQUA

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