Ven. Mag 3rd, 2024

Il Sindacato unitario lavoratori  (Sul) e il coordinamento dei portuali hanno lanciato un ultimatum e hanno fatto il punto sulla crisi che l’infrastruttura di Gioia Tauro sta affrontando.

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<<Basta attese e silenzi sul porto di Gioia Tauro..Vogliamo risposte subito o sarà sciopero>>.

Ne hanno parlato ai giornalisti durante la conferenza stampa indetta nella sede Sul di Rosarno, Carmelo Cozza, segretario regionale del Sul, Domenico Macrì e Daniele Caratozzolo del Comitato Portuale.

“Non intendiamo  pazientare ancora per molto e se entro l’ultima settimana di questo mese non avremo avuto riscontri positivi non resterà altro che aprire una forte vertenza con azioni di lotta incisive e convincenti, ha dichiarato Daniele Caratozzolo”.

In pratica il Sul intende bloccare il porto per giorni per costringere a dare risposte in tempi brevi.

<<E’ una crisi devastante quella che da anni sta colpendo lo scalo gioiese- è stato detto ieri. Una crisi che negli anni è stata affrontata esclusivamente con strumenti di emergenza come il ricorso continuo alla cassa integrazione guadagni senza costruire un serio progetto di rilancio dello scalo. In questo modo era inevitabile che al termine fisiologico dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali la situazione si sarebbe rivelata in tutta la sua drammaticità ,con l’azienda terminalista che ha dichiarato di avere in esubero addirittura 400 dipendenti sui 1300 in organico, quindi, circa un terzo dell’attuale forza lavoro>>.

“Ancora oggi – si legge nella nota – mancano tutti i presupposti per il necessario rilancio del terminal. L’unica soluzione a tutti i problemi sembra essere diventata l’Agenzia per la somministrazione del Lavoro portuale che se non adeguatamente strutturata e gestita rischia di diventare esclusivamente un ammortizzatore sociale di nuova generazione in grado solo di fornire flessibilità gratuita a MCT a spese dei contribuenti.

A giudizio dei vertici Sul “ognuno deve fare la propria parte a cominciare dal terminalista e da Msc socio di Medcenter e unico cliente del terminal che a fronte degli impegni economici e finanziari presi dal Governo, dalla Regione e dall’Autorità Portuale devono fornire risposte concrete ad iniziare da una accurata revisione dell’organizzazione aziendale che dovrà portare ad una sensibile riduzione degli esuberi. Siamo pronti a tutto per tutelare il diritto alla piena occupazione dei lavoratori di Medcenter”.

Carmen Fantò

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