Sab. Apr 27th, 2024

La donna, al termine di una normale gestazione, si trovava ricoverata nel reparto di ostetricia del nosocomio cosentino e tutto sembrava procedere bene. Ma in bagno si sarebbe accorta di una forte emorragia. Immediata l’induzione al parto da parte dei sanitari ma il feto viene alla luce privo di vita. 

COSENZA – Una neo mamma ed un papà sono in trepidante attesa. Dopo 40 settimane di gestazione, la donna si trova ricoverata in una stanza nel reparto di Ostetricia e Ginecologia all’ospedale civile dell’Annunziata pronta per dare alla luce il suo primo figlio. Tutto sembra procedere nella più assoluta normalità. La donna, che si trova nel nosocomio cosentino da un paio di giorni in ottime condizioni di salute, viene indotta al parto e poi costantemente monitorata dai sanitari. Ma proprio dopo l’ultimo monitoraggio effettuato, la neo mamma tornando nella sua stanza, si accorge in bagno di una forte emorragia.

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Immediato l’allarme e l’entrata d’urgenza in sala parto, dove viene subito fatto nascere il feto che però viene alla luce senza vita. Dalla gioia al dramma nel giro di pochissime ore e la coppia, invece di  abbracciare il loro primo figlio, è costretta a piangerlo disperato. La giovane coppia sporge immediatamente denuncia. I due vogliono capire cosa sia successo e se ci siano colpe da parte dei medici. Capire perché, dopo l’ultimo monitoraggio che pare non avrebbe evidenziato alcuna anomalia o sofferenza da parte di mamma e figlio, la situazione si sia drammaticamente capovolta fino a causare il decesso del feto nella pancia della mamma, parrebbe a causa forse di un distacco improvviso della placenta (l’organo che permette il trasferimento di ossigeno e sostanze nutritive dalla mamma al feto).

Due giorni fa il Pubblico Ministero Antonio Bruno Tridico ha disposto l’immediata autopsia del feto, che verrà effettuata questa mattina oltre al sequestro delle cartelle mediche. L’indagine dovrà chiarire se quello avvenuto pochi giorni fa, sia un ennesimo caso di malasanità.

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