Ven. Apr 26th, 2024

Oliverio, simbolo dell’antifascismo

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“Con Mommo Tripodi scompare un simbolo dell’antifascismo e delle battaglie per il riscatto delle classi sociali più deboli e indifese”. Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. “In Calabria – aggiunge – fu alla testa dei braccianti e dei contadini e memorabile resta il suo impegno per affrancare gli sfruttati dai latifondisti e dai baroni. Ancora più forte e determinata fu la lotta alle mafie e alla ‘ndrangheta, dentro e fuori il Parlamento. Mommo Tripodi lascia nei sinceri democratici calabresi un vuoto e un rimpianto, ma la sua storia ci indica anche la strada da seguire per rendere la nostra terra e le nostre popolazioni più liberi dai bisogni e per la costruzione di un futuro migliore per i nostri figli e le nuove generazioni cui tutti, anche sulla scia del suo esempio, siamo chiamati responsabilmente a lavorare”.

Irto, protagonista grandi battaglie

“Esprimo il mio cordoglio personale e quello dell’intero Consiglio regionale per la scomparsa del senatore Girolamo Tripodi, personalità politica protagonista di stagioni di grandi battaglie per la Calabria e, soprattutto, per la Piana di Gioia Tauro”. Lo afferma, in una nota del portavoce, il presidente dell’Assemblea di Palazzo Campanella, Nicola Irto. “Quello di Mommo Tripodi – aggiunge Irto – è un lascito di alti ideali e di coerenza politica. Le lotte per il mondo contadino e operaio calabrese hanno rappresentato il fronte principale dell’impegno di Tripodi, nelle sedi di partito, nelle piazze e nelle aule parlamentari. Il Senatore ha contribuito a scrivere pagine importanti della vita civile, sociale e politica della Piana, mantenendo sempre al centro della sua azione il principio di legalità, la tutela dei diritti dei più deboli e il tentativo di costruire una società più giusta, capace di dare opportunità a tutti i cittadini”. “Ai familiari di Mommo Tripodi – conclude Irto – rivolgo un pensiero di vicinanza e affetto”.

Falcomata’, sostenitore di diritti

“Quando muore un Comunista come Mommo Tripodi, il lutto riguarda la società intera, riguarda il mondo della povera gente, degli umili, dei lavoratori, dei braccianti calabresi che in lui hanno trovato un appassionato e irriducibile sostenitore di diritti difesi con le unghie e con i denti”. Lo afferma il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, “ricordando – é detto in un comunicato – la figura dello storico dirigente comunista Girolamo Tripodi, scomparso oggi”. “La sua veemente oratoria e la sua azione sanguigna – aggiunge Falcomatà – hanno infiammato i cuori di diverse generazioni. In prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta, è stato dirigente politico e sindacale ai massimi livelli, al fianco dei braccianti della Piana ed in prima linea nella vittoriosa battaglia contro la centrale a carbone di Gioia Tauro, parlamentare della Repubblica per cinque legislature e Consigliere comunale anche a Reggio Calabria. Nella sua amata Polistena, di cui è stato Sindaco per oltre trent’anni, ha messo in atto straordinarie pratiche di buon governo al punto da renderla un’isola felice in un contesto complicato e degradato come quello della Piana. Una vita in mezzo al popolo, in difesa dei diritti dei deboli, Mommo è stato l’incarnazione di ciò che Pietro Ingrao, un’altra pietra miliare del movimento comunista italiano del quale lo stesso Tripodi aveva grande stima, amava affermare: qualunque cosa ci insegnino i vincitori, l’abbiamo già imparato dai vinti”.

Filt-Cgil, riferimento per ultimi

“Con la morte di Mommo Tripodi scompare un pezzo di storia della Calabria, della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Reggio. Sin dagli anni ’50 è stato un punto di riferimento certo per gli ultimi, i braccianti, i lavoratori”. É quanto afferma, in una nota, la Filt-Cgil Calabria. “In anni difficili – aggiunge – è stato segretario della Federbraccianti-CGIL e componente della segreteria provinciale della CGIL reggina. Il suo impegno è continuato nella politica assumendo diversi incarichi nel Partito comunista italiano, diventandone deputato e senatore. Dopo lo scioglimento del Pci e la nascita del Pds aderì a Rifondazione comunista. É stato per tanti anni apprezzato sindaco di Polistena, facendola diventare una città esempio di buon governo. Esprimiamo il nostro cordoglio stringendoci attorno alla moglie ed ai figli Michelangelo, Tina e Ivan”.

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