“Con grande rammarico siamo costretti a leggere, sugli organi di stampa, di botte e risposte tra istituzioni in merito all’apertura del nuovo museo di Locri. Ci appare assolutamente inconcepibile che si possano creare situazioni così paradossali intorno a questioni riguardanti dei beni comuni, cioè di tutti. Non riusciamo a comprendere i motivi che possano indurre delle istituzioni a comunicare attraverso la stampa piuttosto che cercare di trovare una conciliazione all’interno degli uffici che sono loro affidati per decidere sul trasferimento di alcuni reperti utili all’apertura di un nuovo museo. Rivolgiamo, un accorato appello alla responsabilità delle stesse affinché si adoperino per la ricerca di una soluzione, saggiamente ricordando che sono chiamate alla gestione di beni costituenti il patrimonio della collettività e non di questa o di quella istituzione né di chi le rappresenta. L’episodio ci fa, ancora una volta, amaramente rilevare, se ce ne fosse bisogno, quanto questa ennesima questione, simile a mille altre che sorgono quotidianamente in Italia, dia conferma della inadeguatezza della riforma del MiBACT a garantire una efficace gestione del patrimonio culturale nazionale”– è quanto scrive in una nota Italia Nostra Reggio Calabria.
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