Ven. Apr 26th, 2024
Carabinieri e inquirenti sul luogo dove un uomo di 42 anni, Matteo Vinci, è morto a Limbadi, nel Vibonese, nello scoppio dell'auto che stava guidando, 09 aprile 2018. Ferito gravemente il padre di Vinci, Francesco, di 70 anni. L'ipotesi che viene fatta dai carabinieri è che a provocare lo scoppio sia stata una bomba collocata nel vano portabagagli della vettura. ANSA/GIANLUCA PRESTIA

“Riteniamo gravi e preoccupanti i fatti accaduti nel pomeriggio di ieri a Limbadi, in provincia di Vibo Valentia”. Così tutti i parlamentari calabresi del MoVimento 5 Stelle in merito all’autobomba in cui ha perso la vita il quarantaduenne Matteo Vinci. “Se fosse confermato in queste ore, così come sembra, il metodo dell’autobomba – aggiungono – si tratterebbe, evidentemente, di un ‘omicidio eccellente’. Il quadro delle indagini non è ancora chiaro e riteniamo doveroso attendere con cautela il responso degli organi inquirenti. Nel frattempo è importante tenere alta la guardia sul territorio affinché non rimanga isolato e quindi fertile alla prepotenza ‘ndranghetista. In questo senso accogliamo con favore il potenziamento della locale Squadra mobile disposto dal Procuratore Gratteri”. “La presenza dello Stato su questi territori caldi – dicono ancora i parlamentari calabresi M5S – deve essere tangibile. Una crescente attenzione da parte delle Istituzioni, in termini di investimenti, sostegno alle forze dell’ordine e politiche sociali, potrebbe concretamente allontanare l’ombra ingombrante della mafia nel vibonese”.

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