Gio. Mag 2nd, 2024

Il sindaco di Cosenza non chiude le porte ai dissidenti del centrosinistra. Ma finora nessun incontro con Guccione e Gentile. Il progetto mira a formare un’ampia coalizione civica. In cui potrebbero trovare spazio molti esponenti del Pd. Con il simbolo di Fi che resterebbe fuori

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«Non chiudo le porte a nessuno, ma serve un’idea di cambiamento, non il riciclo della vecchia nomenclatura». Mario Occhiuto apre ai “frondisti” e a tutti gli esuli di centrosinistra e centrodestra, ma alle sue condizioni.
Nelle ultime ore, il sindaco di Cosenza avrebbe ribadito il concetto ai suoi più stretti collaboratori: «Io parlo con tutti, ma sono convinto che alla fine vincerà il rinnovamento, una proposta veramente nuova. Con la vecchia guardia non si va da nessuna parte…». Una presa di posizione che, inevitabilmente, si traduce in un messaggio ai “quartopolisti” di Carlo Guccione e Tonino Gentile, secondo diversi rumors intenzionati a trovare la formula più adatta per sancire un’alleanza con il primo cittadino bruzio, da più parti accreditato come probabile candidato governatore nel 2019.
Occhiuto non ha ancora ufficializzato la sua discesa in campo, ma nelle ultime settimane avrebbe comunque intensificato il dialogo con molti amministratori senza tessera politica ma anche – spiega un esponente del suo entourage – «con diversi sindaci del Pd».
Per il momento, invece, nessun contatto diretto con Guccione e Gentile. «Non mi hanno cercato, ma se dovessero decidersi io sono qui», avrebbe detto Occhiuto a chi gli ha chiesto spiegazioni in merito alle indiscrezioni degli ultimi giorni.

 

IL PROGETTO L’eventuale dialogo, assicurano da Palazzo dei Bruzi, avverrebbe comunque su un’impalcatura politica già costruita. Non è un mistero il fatto che Occhiuto – qualora dovesse, come sembra, sciogliere la riserva – voglia creare un’aggregazione civica dalla quale, almeno inizialmente, potrebbe rimanere fuori persino il simbolo di Forza Italia, il suo partito, nonché quelli di Lega e FdI. Il motivo è presto detto: un progetto nato sotto le insegne del centrodestra potrebbe stoppare l’adesione di una parte di quel mondo dem con cui Occhiuto ha, ormai da tempo, avviato un confronto.
«Vorrei puntare – avrebbe confessato il sindaco – su un progetto che coinvolga gli amministratori impegnati nel territorio. Solo in un secondo momento potrebbero aderire i partiti. E non per forza solo quelli del centrodestra». Dialogo con tutti, dunque, “frondisti” inclusi.
Occhiuto è però consapevole che l’eventuale apporto dei quartopolisti non basterebbe a vincere la partita, «perché la gente vuole il cambiamento». E i vari Guccione, Gentile, Censore e Ciconte certo non rappresentano il nuovo. «Sul mio nome c’è una convergenza – avrebbe spiegato – perché in questi anni Cosenza è cambiata e perché, a differenza della vecchia politica, riesco a entrare in sintonia con la gente». Una sintonia confermata dalla schiacciante vittoria alle ultime Comunali, «quando il M5S è arrivato a malapena al 2%».

SCHEMI SUPERATI «Bisogna – secondo Occhiuto – abbandonare quelle stesse logiche secondo le quali, in quelle elezioni, avrei dovuto perdere perché contro di me erano schierati tutti i politici più forti della città. Quegli schemi non funzionano più, come dimostra la vittoria dei 5 stelle alle Politiche del 4 marzo». Il sindaco sarebbe insomma convinto di avere le carte in regola per arginare la possibile affermazione dell’«antipolitica».
Da qui alle conclusioni il passo è breve: «Se imbarchiamo tutta la vecchia nomenclatura, perdiamo i cittadini che vogliono il rinnovamento». Senza contare che l’obiettivo finale non è vincere, ma governare «liberi dalle vecchie logiche di potere».
Occhiuto non sarebbe quindi disposto a dar vita a un’“accozzaglia” con dentro tutti i transfughi della coalizione di Oliverio. «Non voglio fare una sommatoria dei partiti con le stesse persone di sempre: voglio un progetto fuori dai vecchi schemi». Solo così, a suo parere, sarebbe possibile battere «il vero avversario», cioè «il Movimento 5 stelle».
E Oliverio? Dallo staff del primo cittadino trapela una certezza: «Molti esponenti del centrosinistra considerano il governatore spacciato. Si sono fatti due calcoli e ora cercano di trovare spazio nella coalizione che ritengono vincente…».
Finora, tuttavia, tra i frondisti e Occhiuto incontri veri e propri non ce ne sarebbero stati. Non è detto che non avvengano in futuro. «Se dovessero farsi avanti, troverebbero comunque porte aperte», avrebbe ribadito una volta di più il (probabile) candidato alla presidenza. Ma le condizioni sembrano essere stabilite in partenza.

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