Ven. Apr 26th, 2024

Salta per l’assenza di numero legale la commissione che avrebbe dovuto approvare il testo. Aieta attacca gli assenti: «Intervenga Oliverio». Ma Neri respinge le critiche: «Nota ricevuta solo 24 ore prima, il ruolo dei consiglieri non è di alzare solo la mani»

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

’approvazione del Def salta e nella maggioranza scoppia la bagarre. Scenario della crisi è la commissione Bilancio, che oggi si è conclusa in anticipo per via della mancanza del numero legale. Un cortocircuito interno al centrosinistra al governo che ha mandato su tutte le furie il presidente della commissione, Giuseppe Aieta. Che, pur senza nominarlo, si è scagliato contro l’unico membro di maggioranza assente, Giuseppe Neri.
Ai lavori della commissione, oltre ad Aieta e all’assessore regionale al Bilancio Maria Teresa Fragomeni, erano presenti solo i consiglieri Michele Mirabello e Mauro D’Acri. All’ordine del giorno figuravano la nota di aggiornamento del Def, il Bilancio consolidato 2017 della Regione e una proposta di legge – presentata dallo stesso Neri – per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio del consiglio regionale.

 

BORDATE DI AIETA Secondo Aieta, «la mancanza del numero legale è una manifestazione purtroppo frequente durante i lavori di questa commissione che spesso ha potuto procedere per la presenza puntuale, tranne che oggi, del vicepresidente Fausto Orsomarso. Siamo quasi alla fine della legislatura e se qualcuno dei colleghi pensa di continuare con questo atteggiamento, bene farebbe a presentarsi in consiglio regionale e chiarirne le ragioni. Non va più bene e siamo ormai al punto di rottura e perciò ritengo che il presidente Mario Oliverio debba promuovere un’azione politica urgente e adeguata. E se i consiglieri di maggioranza della seconda commissione consiliare non sono convinti del lavoro che facciamo, possono anche dimettersi e lasciare spazio ad altri consiglieri di maggioranza che potrebbero produrre quell’impegno necessario per andare avanti coerentemente. Questo anno di legislatura che rimane non può proseguire senza una assunzione forte di responsabilità per conferire maggiore speditezza a tutti gli atti e provvedimenti che vanno nella direzione di una migliore qualità della vita dei calabresi. Pertanto credo che la questione afferisca solo ed esclusivamente alla politica che deve trovare una maggiore armonia e coesione, tra le file della maggioranza prima di tutto».

LA REPLICA DI NERI Critiche prontamente respinte al mittente da Neri, che al Corriere della Calabria ha chiarito i motivi della sua assenza: «Avevo una visita medica già fissata da tempo. Al netto di questo, ad Aieta rispondo che le assenze della maggioranza non dipendono da me, dato che la mia percentuale di presenze è prossima al 100%».
Il segretario-questore del Consiglio aggiunge altri particolari: «Aieta ci ha fatto mandato la nota integrativa del Def, di 330 pagine, solo ieri. Come si pretende che su un documento così complesso e importante si possano avere poco più di 24 ore di tempo per studiarlo? Non siamo stati messi nelle condizioni di approfondire la nota per eventualmente proporre suggerimenti positivi. Se poi uno pensa che la commissione serva solo per alzare la mano e approvare, allora è tutto un altro discorso». Le polemiche, a quanto sembra, sono destinate a continuare.

Print Friendly, PDF & Email