Sab. Apr 27th, 2024

Si è inaugurata il 28 dicembre presso il Museo Civico di Taverna una grande mostra, che ha coinvolto artisti diversi tra loro ma accomunati da un unico tema: reinterpretare la Natività, con occhi e strumenti dell’oggi. Non potevamo non seguire questo evento importantissimo per la Calabria tutta, ma anche e soprattutto perché vede tra gli artisti Massimiliano Ferragina. L’artista Ferragina da anni ormai, porta il nome della Calabria e dei suoi figli talentuosi in giro per l’Italia, e non solo. In questo caso, invitato ad esporre a Taverna dallo storico dell’arte Bruno Bevacqua, curatore della mostra insieme al direttore del museo stesso Giuseppe Valentino, ci regala un’opera sofisticata e progettata appositamente. La Natività di Ferragina porta un titolo ispirato totalmente dal testo biblico “E venne ad abitare in mezzo a noi” frase che troviamo nel vangelo di Giovanni (GV1,14). Opera teologica quindi, ma anche attuale. Osservando il lavoro fortemente cromatico di Ferragina, si nota che la scena principale (Vergine Maria Madre col bambino Gesù) è ambientata in una barca, una barca nera, come tante nel Mediterraneo. Il messaggio è chiaro: Dio s’incarna tra gli ultimi e i deboli, tra gli emarginati e gli indifesi si ripete il miracolo della vita. I barconi in mezzo al mare la nuova Betlemme. Altro particolare. Il bambino è fasciato come si fasciavano i morti in antichità, simbolismo preso dall’iconografia orientale dove alla nascita di Gesù si associa la morte e la resurrezione. La culla come il sepolcro. Il mistero dell’Incarnazione che prefigura la Resurrezione. L’architettura dell’opera rispetta i canoni classici, le figure in asse triangolare per risultare armoniche ed equilibrate. Una scena che vede anche tre figure sulla destra, angeli? Pastori? Spettatori anonimi? Tutto è ispirato alle prime immagini della Natività nelle comunità delle origini, in particolar modo alla Natività delle catacombe di santa Priscilla a Roma, la stella al centro ce lo ricorda. Ferragina trasforma significato e significante in rappresentazione che non lascia indifferenti, carico di riferimenti costringe a studiare, a indagare, a conoscere. Non è questa forse la funzione dell’arte e dell’arte contemporanea che dobbiamo riscoprire?

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COMUNICATO STAMPA

Il 28 dicembre alle 17.30 presso il Museo Civico di Taverna verrà inaugurata la mostra d’arte contemporanea “Natività 2.0. La nascita di Cristo riletta oggi”. La mostra, unica nel suo genere per l’impronta impressa da Bruno Bevacqua e Giuseppe Valentino, ideatori e curatori del progetto, rispettivamente Presidente dell’associazione Culturale COSMOS 3 e Direttore del Museo Civico, avrà come protagonisti artisti affermati ma anche giovani, già avvezzi però ad esposizioni di livello; una stimolante commistione di stili e generazioni in un incontro tra le eccellenze creative provenienti da diverse regioni d’Italia: Joseph Zicchinella, Leonardo Cannistrà, Massimiliano Ferragina, Dorotea Li Causi, Rosa Spina, Carmine Torchia, Claudio Mario Feruglio, Francesco Gabriele, Massimo Sirelli, Francesco Antonio Caporale, Nicola Bevacqua, Calogero Barba, Lillo Giuliana, Giuseppina Riggi, Enzo Angiuoni, Augusto Ambrosone, Giancarlo Caneva. L’esposizione, nelle intenzioni degli organizzatori, vuole essere una sorta di riflettore puntato su uno dei temi più cari alla fede cattolica, appunto la nascita di Cristo. Un input differente che induca il pubblico a riflettere ed a “guardare” con occhi diversi il mistero della Natività che, ogni anno, con identica emozione, avvince e congiunge masse di fedeli in un abbraccio collettivo. Contestualmente, l’esposizione, attraverso un tema antico ma capace di rinnovarsi, si prefigge di avvicinare il grande pubblico all’arte contemporanea e ai nuovi linguaggi che essa ha assunto dando voce e spazio ai testimoni della bellezza e della conoscenza: gli artisti. L’inaugurazione della mostra che si protrarrà fino al 28 gennaio 2019 sarà preceduta dal convegno inaugurale a cui parteciperanno rappresentati delle istituzioni e curatori dell’evento.

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