Ven. Apr 26th, 2024

Presentata in Senato l’edizione 2019. Irto: «Mantenere alta l’attenzione per tutto l’anno». Fragomeni: «La giunta le ha dato priorità, anche penalizzando altre manifestazioni del genere»

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«La Varia di Palmi è una grande festa religiosa e di popolo, un evento di prestigio internazionale che può dare una formidabile spinta all’immagine positiva della nostra regione nel mondo». Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, intervenendo al Senato alla presentazione dell’edizione 2019 della processione della grande macchina a spalla, dal 2013 inserita in una rete riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco.
«La festa della Varia, quest’anno – è detto in un comunicato del portavoce del presidente del Consiglio regionale – usufruisce di un finanziamento di centomila euro (a valere sui Pac) della Regione Calabria su cui, nel corso della conferenza stampa, è stato dato atto dell’impegno politico del presidente Irto».
«È lo stanziamento più alto – ha detto Irto – che la Regione abbia messo a disposizione della festa di Palmi da molto tempo a questa parte e, assieme allo sforzo degli altri enti pubblici e del tessuto imprenditoriale, contribuirà a esaltare il valore della manifestazione. La Varia è il momento più alto e rilevante della vita socio-culturale di Palmi, una città che rimane uno dei poli ‘nobili’ della nella nostra regione e che, con l’amministrazione Ranuccio, ha recuperato una dimensione di centralità nella vita culturale calabrese. Adesso occorre incrementare gli sforzi, mantenendo alta l’attenzione su questo evento lungo tutto l’arco dell’anno, perché la Varia concorra non solo a diffondere l’immagine della comunità locale, ma anche e soprattutto a offrire all’opinione pubblica italiana e internazionale il volto migliore della Calabria».
«Ci sono fattori spirituali, identitari e culturali – ha detto ancora Irto – che rendono la festa di agosto un elemento di forte attrazione soprattutto verso il mercato turistico religioso ed esperienziale. Attorno a questi cardini e al valore del riconoscimento Unesco dobbiamo costruire un’opportunità di sviluppo per l’intera regione. Credo che debba essere pianificato un grande investimento in marketing territoriale perché la Varia è uno dei più potenti strumenti in grado di elevare la reputazione della Calabria in Italia e nel mondo».

FRAGOMENI: «MANIFESTAZIONE CHE RAFFORZA E UNISCE» Anche l’assessore regionale al bilancio, al personale e allo sviluppo economico Mariateresa Fragomeni è intervenuta alla Conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2019 della  Varia di Palmi che si è svolta oggi a Roma nella sala “Caduti di Nassirya” del Senato.
“È grande la soddisfazione – ha esordito l’assessore Fragomeni – di presenziare oggi a questo importante appuntamento e porgo a tutti i presenti i saluti del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. È innegabile – ha proseguito – che la Varia di Palmi sia una manifestazione unica nel suo genere. Non si tratta di una semplice processione, ma di un evento ove ritualità e tradizione, teatralità e passione, drammaticità e gioia, suspense ed esultanza s’intrecciano incredibilmente per scatenare nel volto dell’osservatore un’espressione di ammirazione combinata ad incredulità e stupore.
Legata al culto della “Madonna delle Lettera”, la Varia ha assunto, negli anni, un’importanza preponderante sulla stessa festa da cui ha tratto nascimento, derivante dalla natura che essa ha di simboleggiare (in forme esteriori e sceniche) l’ascensione della Vergine al cielo. Ed è in forza di questo valore simbolico che i palmesi hanno mantenuto vivo il culto della loro Patrona.
La rappresentazione che la identifica (ossia di una gigantesca macchina-carro) a Palmi ha mantenuto le sue forme genuine e vive, che la rendono appunto espressione di sentimento religioso, ma anche della vita del popolo e della sua storicità.
Vi sono manifestazioni religiose che decadono e scompaiono; altre, invece, che resistono al tempo e si tramandano di secolo in secolo: la Varia di Palmi è una di queste!
Non per caso, nel 2013, la Varia di Palmi è diventata ufficialmente “patrimonio orale e immateriale dell’umanità dell’UNESCO”. In pratica, un patrimonio tra i più esclusivi che ci sia!
Dopo tale riconoscimento l’evento ha assunto, ancor di più, un aspetto socio-culturale di straordinaria valenza in quanto rievoca un secolare avvenimento che coniuga religiosità, fede e partecipazione, in cui la folla diventa principale testimone e protagonista. Pertanto, si tratta di una manifestazione che rafforza e unisce; un esempio positivo per tutto il Paese, fondato, appunto, sulla cultura!
La Regione Calabria – ha sottolineato la Fragomeni – ha puntato molto sulla Varia di Palmi, conscia che essa meriti di essere valorizzata, in quanto potenziale fattore trainante ed occasione di rilancio per tutto il territorio calabrese.
Per questo, senza indugio, il Presidente Oliverio e la sua Giunta hanno voluto darne priorità, anche privilegendola rispetto ad altre manifestazioni di tal genere.
E lo hanno fatto come primo atto nella Delibera n.1/2019 di approvazione del Piano Esecutivo Annuale 2019, attuativo del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile, destinando ben 100.000 euro a valere sui fondi PAC 2014/2020, quale appunto attività di promozione del prodotto turistico, religioso e culturale.
Ciò senz’altro, costituisce attività imprescindibile, finalizzata a quella politica di accoglienza turistica che rientra tra le principali azioni promozionali per l’attività 2019 e che attraverso il miglioramento degli eventi tipici, rilancia l’immagine della Calabria a livello nazionale.
Si evince dalla delibera e dal nutrito elenco delle principali azioni promozionali per l’annualità 2019 messe in campo dal Governo Oliverio che la vocazione della Regione Calabria è una.
Naturale e suggestiva inclinazione di una terra nata per essere visitata.
Programmare dal generale fino ai dettagli – ha concluso – il modo per intercettare i flussi, accogliere ed ospitare il turismo, promuovendo solo ciò che è destinato a raccontare il territorio ed a mettere in risalto le peculiarità, gli usi, le tradizioni culturali e religiose della Regione.
Questa è la visione unitaria di chi governa la Calabria”.

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