Gio. Mag 2nd, 2024

Nell’ultima settimana il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri di Reggio Calabria, nell’ ambito di un servizio disposto in campo nazionale dal Comando carabinieri Tutela Salute – denominato “estate tranquilla 2019” – ha effettuato controlli nell’intera provincia reggina finalizzati a tutelare la salute pubblica ed elevare la sicurezza dei comparti di fornitura di beni e servizi di maggiore richiesta durante il periodo vacanziero e turistico. In particolare, i carabinieri hanno eseguito un’ispezione igienico sanitaria ad un’attività di ristorazione di Siderno la quale si trovava in pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali nonché la presenza di circa 85 chili di alimenti vari (carnei e ittici) detenuti in cattivo stato di conservazione. I militari dell’Arma hanno quindi proceduto all’immediata chiusura amministrativa dell’intera attività ed hanno deferito il titolare alla competente autorità giudiziaria. A Roccella Ionica e a Scilla, invece, due stabilimenti balneari sono stati trovati privi di titolo autorizzativo all’apertura, oltre a detenere diverse decine di chili di alimenti vari, congelati e in cattivo stato di conservazione, privi di qualsiasi indicazione utile ai fini della rintracciabilità alimentare. Anche in queste occasioni, i militari dell’Arma hanno provveduto a chiudere i locali e a deferire i titolari all’autorità giudiziaria. Ulteriori controlli sono stati effettuati nell’ambito dell’esercizio delle professioni sanitarie. A Bovalino, i militari dell’Arma hanno sorpreso un uomo esercitare un attività dentistica senza il possesso di alcun titolo abilitativo. È stata quindi posta a sequestro l’intera clinica e l’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria con l’accusa di aver esercitato abusivamente la professione sanitaria. A Reggio Calabria, invece, a seguito di ispezione è stato deferito all’autorità giudiziaria il legale responsabile di una casa di cura e riabilitative per malattie psichiatriche poiché ha attivato la struttura sanitaria in assenza di titoli autorizzativi. A Gioia Tauro infine, presso un centro medico polispecialistico e laboratorio di analisi cliniche a conclusione attività ispettiva è stato deferito all’autorità giudiziaria un impiegato, accusato di esercizio abusivo della professione sanitaria mentre il legale responsabile e il direttore sanitario sono stati deferiti con l’accusa di aver agevolato l’uomo ad esercitare l’attività sanitaria di prelievo ematico senza essere in possesso di titolo abilitativo. I controlli nel settore della tutela della salute pubblica, comparto di specialità affidato all’Arma dei carabinieri, proseguiranno sul territorio reggino nella lotta alle frodi, sofisticazioni e contraffazioni nel settore dell’alimentazione e alle anomalie presenti nel sistema di erogazione dell’assistenza sanitaria, assistenziale e farmaceutica.

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