Ven. Mag 3rd, 2024

Il vice presidente vicario dei deputati forzisti: «Se la Lega ha posto un veto sulla candidatura di mio fratello, è inaccettabile»

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L’intesa di massima che sarebbe stata raggiunta dal centrodestra in vista delle regionali calabresi, non ha calmato gli animi, tutt’altro. Ieri, la notizia circa la possibilità che la candidatura a presidente della regione possa spettare a Jole Santelli sarebbe stata poco gradita a Mario Occhiuto e a distanza di ventiquattro ore mal digerita dal fratello Roberto. Il vice presidente vicario dei deputati di Forza Italia, infatti, all’Ansa ha lasciato intendere come possano essere maturi i tempi per una scissione all’interno dei forzisti. «Se è vero che c’è un veto della Lega sulla candidatura di mio fratello credo che sia del tutto pretestuoso e inaccettabile: tantissimi amministratori locali sono sotto processo, lui no. Quanto a me, sia chiaro che se dovessi scegliere tra il cognome e l’appartenenza politica, ovviamente sceglierei il cognome». Roberto Occhiuto, non prende il largo e di fatti ammette che se giovedì prossimo (giorno in cui dovrebbe essere ufficializzato il nome) le cose dovessero rimanere piatte così come in questo week end dell’Immacolata lui e il fratello sarebbero pronti a fare le valige e ad accodarsi con molta probabilità alla schiera di deputati e simpatizzanti di Forza Italia che in questo momento vorrebbero lasciare il partito. «Aspetto di vedere il candidato che ancora non c’è, poi deciderò il da farsi». Taglia ancora corto, certo è che l’idillio sembrerebbe ormai essersi consumato.
Intanto, nessuna riserva sarebbe stata sciolta da Jole Santelli. L’entourage di Occhiuto ieri alla notizia ha reagito di petto dando inizio ad un tam tam social per il quale Mario Occhiuto si sarebbe candidato a prescindere, oggi invece si predica pazienza. «Aspettiamo quello che si deciderà giovedì, poi decideremo il da farsi – spiegano tra i sostenitori di Occhiuto -. La notizia ci ha colti di sorpresa ma finché non ci sarà l’ufficialità non rimane che aspettare». Nell’immediato qualora si decidesse per correre da soli due liste, pare possano essere pronte, i dubbi ci sono circa una terza. Ma venendo meno l’appoggio del partito non è da sottovalutare la difficoltà di raggiungere il numero di firme necessarie per la presentazione delle candidature. Cosenza non è un problema, ma nelle altre province Occhiuto potrebbe avere non poche difficoltà.
SOFO CHIEDE UNA SOLUZIONE «Ieri i tre leader del centrodestra hanno lavorato alla quadra sul candidato in Calabria ma le varie dinamiche interne alla politica calabrese rischiano di ricreare uno stallo. Il centrodestra calabrese deve muoversi: è una terra che ha troppo bisogno di rialzarsi per essere lasciata altri 5 anni in mano al Partito Democratico – scrive il leghista -. Personalmente vorrei un candidato Lega, ma se in nome dell’unità deve essere espressione di Forza Italia, ben venga. Purché ciò produca effettivamente unità e lo faccia in fretta. Altrimenti l’unica soluzione è quella detta da Salvini a ottobre: un candidato non partitico ma civico, attorno al quale aggregarsi tutti per discutere finalmente di progetti».

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