Ven. Apr 26th, 2024

Nino Spirlì, vice presidente della Regione Calabria, scrive a Jole Santelli, presidente della Regione Calabria, per chiedere di riaprire le attività specialistiche per adulti e ragazzi affetti da disabilità. La paradossale situazione in cui un vice scrive una lettera al proprio governatore per una decisione istituzionale è sintomo, forse, di un problema di comunicazione tra i due. O forse di un bisogno, a tratti eccessivo, di esposizione mediatica.

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Ce lo chiedono le famiglie. “Cara Presidente – scrive il vice presidente Spirlì – in questi giorni sono stato sollecitato da numerose associazioni e da famiglie di bambini, adolescenti e adulti affetti da autismo o altre disabilità. Come saprai, la chiusura totale delle attività specialistiche ha previsto anche il fermo dell’attività di sostegno per bambini e non, colpiti da questo gravissimo disagio. Le famiglie, senza aiuti, sono allo stremo! La mancanza di terapie di sostegno sta causando gravissimi e pericolosissimi squilibri a questi nostri sfortunati fratelli. E noi non possiamo permetterlo”.

Salvaguardare salute dei più deboli. “Ti chiedo di autorizzare seduta stante – continua la lettera – la ripresa, chiaramente in sicurezza, delle terapie specifiche, per l’autismo in tutte le sue forme. Salvaguardare la salute e l’equilibrio delle persone più deboli, fortifica le famiglie e aumenta la loro affettuosa disponibilità nei confronti di questa nostra Istituzione che si sta dimostrando attenta e umana quanto e più delle Istituzioni nazionali”. “Sono certo – conclude Spirlì – che troverai la convinzione della giustezza di questa mia richiesta e non chiuderai le porte alle accorate richieste di tante, troppe, famiglie disperate”

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