Salva un malato grave colpito da corona virus ma rimane a sua volta contagiato e ora si trova in quarantena obbligatoria. Si tratta di Antonio Campanella il giovane cardiochirurgo di Stilo che, con una difficile operazione al cuore, ha operato ad Alessandria un cinquantaduenne astigiano colpito da Covid-19. Per questa difficile operazione, durata oltre 11 ore, Antonio Campanella, 39 anni, si è distinto in campo medico per aver eseguito un vero e proprio intervento da letteratura medica che gli è valsa tutta l’attenzione della stampa nazionale e rappresenta, per questo, l’orgoglio di tutta Stilo e dell’intero sud. Stima e affetto gli sono stati manifestati infatti con diverse centinaia di messaggi e commenti lusinghieri attraverso i numerosi post condivisi come un tam-tam sui social da parte di molti dei suoi concittadini. Antonio Campanella manca da Stilo, dove vivono i propri genitori, dal 1999, periodo in cui ha intrapreso la carriera universitaria a Torino, ma che riesce a tenere salde le radici e a trascorrere nella “Città del Sole” qualche settimana di ferie in estate o durante il periodo natalizio. Al telefono ci ha spiegato tutta l’operazione chirurgica che è cominciata alle 23 ed è terminata alle 10 del giorno dopo. “Il paziente era un Covid equivalente, vale a dire un paziente che risultava negativo ai tamponi – ci ha detto Campanella – ma con problematiche che indirizzavano verso questo virus. Era degente ad Asti e aveva subito un intervento di angio-plastica coronarica. Durante la degenza aveva perso per due volte coscienza. L’ultima mentre era al telefono con la moglie”. “Quel giorno ero reperibile e così è iniziata la corsa contro il tempo per salvargli la vita con tutte le precauzioni del caso. Il paziente, già intubato e sedato, è andato però incontro ad una insufficienza respiratoria e la situazione si è complica ulteriormente”. “Dopo diversi tentativi, a distanza di 48 ore, e lo stesso giorno in cui il dottor Andrea Audo (il primario dell’ospedale ndr) era intento a salvare in emergenza un altro giovane paziente Covid nella Rianimazione Centrale, abbiamo convenuto di impiantare un Ecmo con supporto ventilatorio di tipo circolatorio. Procedura complessa e rischiosa. Abbiamo così ossigenato il paziente e avviato una ventilazione protettiva mettendo al riparo i polmoni”. Già a Novembre l’equipe, di cui fa parte Antonio Campanella, aveva raggiunto un ottimo risultato attraverso una innovativa tecnica chirurgica su un anziano dichiarato “inoperabile” con le tecniche ordinarie di cardiochirurgia. In quell’occasione, con una operazione eseguita a “cuore battente”, utilizzando poi la tecnica dell’inserimento attraverso la cute alla base del collo di un catetere, è stato possibile portare la protesi valvolare direttamente all’interno del cuore seguendo il decorso dell’arteria carotidea. “Quello che mi piace affermare con orgoglio – ci ha confessato Antonio Campanella – è di essere calabrese e soprattutto di Stilo”. “Mi manca tanto il mio paese, gli amici, e i ricordi che ho li vivo come un sogno”. “Ricordi di un’altra vita trascorsa in oratorio e a Radio Stilo dove facevo il deejay prima di conseguire la maturità al liceo scientifico “Pietro Mazzone” di Roccella Ionica”. Poi l’università a Torino alla facoltà di medicina fino alla specializzazione. Qualche anno a Oxford e dal 2013 cardiochirurgo all’ospedale di Alessandria a tempo indeterminato dove oramai vive con la moglie e due figli. Un’altra eccellenza calabrese che si è fatto onore al nord in un ambito particolarmente difficile e impegnativo.
di Giorgio Metastasio
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