Gio. Mag 2nd, 2024

La presidente dell’associazione Risveglio Ideale interviene sull’allarme lanciato dalle forze sindacali

La figura dell’Insegnante in Italia non è mai stata adeguatamente valutata perché la rispettiva funzione è stata spesso considerata e valutata per il mero aspetto didattico, tralasciando l’intero compito del Docente che deve invece coniugare istruzione ed educazione.
Una figura quindi, quella del Docente, il cui lavoro dovrebbe essere considerato come missione, e che spesso produce amarezza, stanchezza e disillusione.
Amarezza, stanchezza e disillusione che oggi sono in aumento, non solo per un anno scolastico il cui percorso regolare è stato infranto dalla pandemia e che è stato portato a compimento da Docenti e Discenti con le note difficoltà, ma anche per il domani, ormai alle porte, privo delle necessarie certezze.
E se la mancanza di certezze crea ansia e preoccupazione nei Docenti di ruolo, ancora di più fa registrare preoccupazione nei numerosi Docenti precari, in attesa pluriennale di stabilizzazione; tra questi ultimi coloro che attualmente si trovano inseriti in Terza Fascia, con pluriennale esperienza all’attivo.
In questi giorni le Forze Sindacali hanno lanciato l’allarme Scuola: “per il nuovo anno scolastico risultano 85 mila cattedre scoperte”.
Ci sarebbero, pertanto, tutte le motivazioni, accogliendo anche le Direttive Europee, per snellire le procedure concorsuali utili alla stabilizzazione dei soli Docenti precari di Terza Fascia, possibilmente attraverso un corso/concorso abilitante al quale far accedere coloro che hanno almeno tre annualità di servizio e formulare così una graduatoria nazionale dalla quale attingere a scorrimento per l’immissione in ruolo dopo le precedenti graduatorie esaurite.

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