Mar. Mar 19th, 2024

Un finale “spiazzante” quello del progetto “Woods” di Bruno Panuzzo, ma, che accontenta, nel contempo, tutti i partecipanti. Saggia l’idea della produzione di dividere equamente ai quattro giovani partecipanti il simbolico premio messo in palio dal progetto. Sebastian Febbo, Ferdinando Clemente, Bruno Musolino e Lorenzo Violi, di rimando, hanno però reso il finale ancor più profondamente inaspettato! I quattro giovani, infatti, hanno deciso di acquistare, con i soldi del premio, una struttura in legno (dal nome Woods) per “arredare” un parco per bambini presente in uno dei comuni della Locride. Non si sa ancora se sarà una giostra o un accessorio (come tavoli, panchine, ecc.) ad essere donato per migliorare ed impreziosire i luoghi frequentati da bambini e famiglie. Un piccolo gesto, ma che si traduce in un grande segnale sociale. Dopo una serrata lotta, espressasi nelle preferenze sui quattro ragazzi attraverso le piattaforme social, la produzione “premia” l’impegno, l’entusiasmo, lo spirito d’iniziativa ed il raggiungimento dell’obbiettivo ottenuto grazie allo spirito di gruppo. Un esperimento andato oltre le più rosse aspettative quello di “Woods” che ha fatto registrate un ottimo seguito di pubblico per l’originalità e la freschezza dell’idea. Qual è, dopo l’ultima puntata del programma, il lascito del progetto Woods? Ciò che ha trasmesso Woods è sicuramente un messaggio importante, inteso, nella possibilità di creare qualcosa di inedito ed interessante attraverso mezzi esigui. Oggi si parla di “miracolo Woods” proprio perché il progetto è “entrato prepotentemente” nell’animo di chi ha seguito il contest. I sei ragazzi protagonisti (quattro musicisti più le due conduttrici) sono divenuti “piccoli eroi nostrani del quotidiano”. Con grande coraggio e spirito di gruppo hanno cooperato silenziosamente affinché tutto potesse prendere forma. In poco tempo il quartetto di Woods, Alessia Mannno e Benedetta Palermo sono divenuti popolarissimi fra il pubblico TV in ambito locale. Probabilmente Woods è giunto al momento giusto: infondendo quella speranza e quella voglia di leggera evasione in un periodo storico di grande sconforto e tensione. I ragazzi di Woods sono riusciti ad effettuare aggregazione sociale “entrando” in punta di piedi in ogni casa della Locride ed affermando, che nonostante il COVID – 19 c’erano anche loro a parlare finalmente di vita, di emozioni, di sogni e speranza per il futuro. Sarà stato questo, probabilmente, l’ingrediente che ha fatto affezionare il pubblico: la possibilità di ascoltare (in un momento in cui si parla solo di morte e disastri) la speranza che possa esistere una piacevole via d’uscita, una opportunità concreta. Woods ha unito due o più generazioni attraverso l’intramontabile musica – messaggio creata dai Beatles, evidenziando quanto il messaggio relativo al cambiamento (che il Quartetto di Liverpool ha promosso in passato) sia ancora attuabile nel nostro presente. Come un virtuale e corale abbraccio i ragazzi di Woods hanno unito, per 15 minuti ogni sabato sera, buona parte del pubblico della Locride creando non “un assembramento pericoloso”, ma una concreta aggregazione sociale. Un messaggio, che probabilmente neanche gli autori del progetto, Giuseppe Mazzaferro, Stefano Marra e Bruno Panuzzo, avevano previsto. Ciò rappresenta la prova provata della grande personalità di un prodotto genuino. Il dopo Woods è anche caratterizzato, oltre che dal raggiunto obiettivo sociale della donazione, anche dalla prosecuzione nell’ambito artistico dei sei giovani coinvolti. E’ quasi ultimato il libro omonimo “Woods” di Benedetta Palermo, che tratterà il progetto in maniera antologica con interviste, curiosità, impressioni ed attraverso un ricco album fotografico. Un’opera editoriale sarà anche rilasciata da Sebastian Febbo, che durante il progetto Woods ha terminato una interessante raccolta di poesie. Alessia Manno, Ferdinando Clemente, Bruno Musolino e Lorenzo Violi saranno impegnati come attori in due produzioni filmiche. Attraverso ciò si evince che l’obiettivo di base, che il progetto Woods si era prefissato è stato oltremodo raggiunto. Un grande plauso va a ha chi ha pensato, costruito e supportato l’intero progetto: l’emittente TV Telemia (nella persona dell’Editore Giuseppe Mazzaferro) che ha creduto nella bontà del progetto; Stefano Marra che ha curato con entusiasmo le riprese e il montaggio, Bruno Panuzzo che ha curato le musiche originali ed interpretato i brani dei Beatles; il produttore musicale Franco Poggiali; Nicodemo Ferraro (Eettro Acustica Store & Service) per l’audio, le luci e la location; Maria Laganà (Punto e Virgola) per la produzione audio video; Luigi Luppola (Official Beatles Fan Club Pepperland) per la preziosa collaborazione ed il concreto appoggio; i Licei “G. Mazzini” di Locri (RC) nella persona del Preside Francesco Sacco, delle Professoresse Girolama Polifrone e Federica Malara per il proficuo supporto e la preziosa partnership. A tutti i preziosi ospiti intervenuti: Denise Marzano, Rosario Zito, Francesco Zito, Noemy Zito, Francesco Sculli, Domenico Sculli, Patrizia Strati, Leonardo Monteleone, Francesco Iaconis. Un grande ringraziamento a chi ha seguito con entusiasmo questo piccolo esempio di tenacia, spirto d’iniziativa e determinazione MADE IN LOCRIDE.     

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